(Teleborsa) -
Occhi puntati sul vertice Europeo che prenderà il via oggi a Ypres, in Belgio. Il summit è incentrato a trovare un'intesa sulle politiche di crescita che nei prossimi anni detteranno il passo dell'Europa, ma l'attenzione è rivolta anche alla nomina del nuovo presidente della Commissione.
Mentre sulle politiche di crescita sembra che
Angela Merkel abbia teso una mano alle idee del Premier Renzi soprattutto per quel che riguarda le misure per l'occupazione, e la riduzione delle misure di fiscal compact, il vero braccio di ferro sarà quello sulle nomine, che potrebbero slittare al prossimo vertice di luglio.
Renzi dunque è volato a Ypres, scelta non a caso visto che rimane un luogo simbolo della Grande Guerra pronto a chiudere la partita delle nomine che sembra essere il vero nodo da sciogliere: visto che si dovrà trovare un accordo tra socialisti e popolari.
La designazione di Jean-Claude Juncker alla Presidenza della Commissione UE è tutt'altro che scontata, perché si teme che David Cameron possa opporsi a questa nomina, anche se sembra che il Premier britannico sia l'unico a non vedere di buon occhio che la presidenza di Bruxelles venga affidata all'ex premier lussemburghese.
Comunque sia, formalizzata la candidatura di Juncker alla successione di Barroso, questa dovrà essere sottoposta al voto del Parlamento UE il 16 luglio prossimo.
Probabilmente, come chiesto dall'Italia, si definirà anche il resto del pacchetto nomine: dall'Alto rappresentante UE per la sicurezza e la politica estera, al presidente del Consiglio Europeo fino ad arrivare ad presidente che si occupi a tempo pieno dell'Eurogruppo, anche se per formalizzare queste scelte molti ritengono che occorrerà la convocazione di un vertice straordinario subito dopo l'elezione di Juncker da parte dell'Europarlamento.