(Teleborsa) - Come
promesso venerdì scorso, il Governo cambia volto alla
dichiarazione dei redditi in nome della semplificazione.
Nel decreto legislativo che attua la delega fiscaleannunciato oggi in occasione del Consiglio dei Ministri, l'Esecutivo ha disposto,
a partire dal 2015 e in via sperimentale (si può dunque optare anche per le modalità attualmente in vigore), la
dichiarazione dei redditi 2014 precompilata per 30 milioni di contribuenti.
Entro il 15 aprile di ogni anno l'Agenzia delle Entrate renderà disponibile ai titolari di redditi da lavoro dipendente e assimilati,
per via telematica, la dichiarazione precompilata dei redditi prodotti nell'anno precedente. I contribuenti potranno accettarla, modificarla o decidere di seguire il vecchio procedimento. Vi sono delle
tappe che porteranno al modello finale.
Entro il 28 febbraio assicurazioni, enti che erogano i mutui, enti previdenziali e soggetti che erogano pensioni complementari dovranno trasmettere all'Agenzia delle Entrate e informazioni in loro possesso sul contribuente.
Entro il 7 marzo dovrà essere invece inviata all'Agenzia delle entrate la certificazione da parte dei sostituti di imposta. Per ogni certificazione omessa, tardiva o errata si applica la sanzione di 100 euro.
Per tutto il 2015 restano fuori le spese sanitarie, che dovranno essere riportate dal contribuente.
A partire dal 2016, invece, anche le prestazioni erogate da Asl, ospedali, strutture di cura, farmacie pubbliche e private, ambulatori e quant'altro rientreranno nel modello precompilato. In questo caso giocherà un ruolo importante la
tessera sanitaria con il chip, che diventerà una sorta di magazzino dati.