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Mobilità obbligatoria agli statali

Economia, Welfare
Mobilità obbligatoria agli statali
(Teleborsa) - Mobilità obbligatoria entro 100 chilometri, prepensionamenti in caso di esuberi e permessi sindacali ridotti. Sono alcuni punti della bozza della Riforma della Pubblica Amministrazione composta da ben 26 articoli.

I dipendenti pubblici potranno essere spostati senza assenso in un posto di lavoro diverso purché sia nell'arco di 100 chilometri. La bozza di riforma della P.A. prevede inoltre che entro 50 chilometri le diverse sedi siano considerate "stessa unità produttiva" mentre tra 50 e 100 Km devono esserci esigenze organizzative e produttive.

Quanto ai permessi sindacali, "ai fini della razionalizzazione e riduzione della spesa pubblica" dal primo agosto 2014, distacchi, aspettative e permessi nel loro insieme, sono "ridotti del 50% per ciascuna associazione sindacale".

In caso di esuberi e in assenza di criteri e modalità condivise con i sindacati, "la P.A. procede alla risoluzione unilaterale, senza possibilità di sostituzione, del rapporto di lavoro di coloro che entro il biennio successivo maturano il diritto all'accesso" alla pensione "con conseguente corresponsione del trattamento".

In arrivo poi una stretta sul rinnovo negli incarichi delle Autorità di vigilanza. I componenti delle Autorità indipendenti "non possono essere nuovamente nominati" a pena di decadenza "per un periodo pari alla durata dell'incarico precedente". Inoltre, possono essere effettuate assunzioni solo con "concorsi unici con cadenza annuale".

Sempre secondo la riforma non sarà possibile restare nella Pubblica Amministrazione dopo l'età di pensionamento oltre il 31 ottobre: viene eliminato, infatti, l'istituto del "trattenimento in servizio". Sono "fatti salvi" quelli in essere "fino al 31 ottobre 2014". Quelli "non ancora efficaci alla data di entrata in vigore" del decreto legge "sono revocati".
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