(Teleborsa) - Primi passi del Governo verso la
riforma della Pubblica Amministrazione che, secondo le intenzioni del Premier Renzi, dovrebbe
vedere la luce entro questa settimana.
Il Ministro della P.A.,
Marianna Madia, avrebbe
convocato i sindacati per giovedì prossimo proprio per fare il punto della situazione in vista del Consiglio dei Ministri del giorno successivo che ha all'ordine del giorno la discussione ed, eventualmente, la stesura del testo definitivo.
Il condizionale è d'obbligo perché per ora non è pervenuta nessuna comunicazione ufficiale, e a riferire del tavolo con le parti sociali sono fonti interne ai sindacati. Tra l'altro nei mesi scorsi erano circolate voci secondo le quali, visti i tempi stretti,
il Governo avrebbe bypassato i sindacati.
Sembra che il documento inviato alle parti sociali contenga
molte novità rispetto al testo sottoposto a consultazione pubblica sul sito del Ministero della Funzione Pubblica, che ha
riscosso molto successo tra i cittadini.
Una di queste riguarda il possibile
rinnovo del contratto collettivo, fermo al 2009.
Sempre in tema di dipendenti, l'Esecutivo sarebbe
contrario allo scivolo fino alla pensione ma favorevole alla
cancellazione del trattenimento in servizio, ossia la possibilità di restare a lavorare per due anni dopo il raggiungimento dell'età pensionistica. Tutto questo, per facilitare il
ricambio generazionale, tema molto a cuore al Premier Renzi.
A tal proposito, avanza l'idea di un
turnover meno rigido. Ad oggi la legge impone un ingresso ogni cinque uscite. Questo rapporto potrebbe abbassarsi, magari tenendo conto non del numero dei lavoratori ma degli stipendi da essi percepiti.
Dovrebbe restare un punto fermo il
giro di vite sui dirigenti. Si pensa ancora all'unificazione delle fasce (non più due ma solo una), alla valutazione della performance e al tetto agli stipendi di 240 mila euro.
Quanto alla
razionalizzazione, resta in piedi la proposta di Renzi di
accorpare gli enti che svolgono funzioni simili, mentre non è chiaro a quanto ammonterà il
taglio delle Prefetture.
Quasi scontato anche via libera anche alla
semplificazione, in particolare al
pin del cittadino.