(Teleborsa) - Brutte, anzi, bruttissime notizie per l'Italia. La
Corte dei Conti ha presentato un quadro davvero sconcertante per la nostra bella Penisola, in occasione della presentazione del Rapporto 2014 sul coordinamento della finanza pubblica.
Il nostro Bel Paese, infatti, sarebbe infettato da un'eccessiva pressione fiscale e di conseguenza da un enorme fetta di economia sommersa.
I magistrati contabili hanno rilevato che nel 2013 la
pressione fiscale in Italia era pari al 43,8% del Prodotto Interno Lordo (PIL), quasi 3 punti in più rispetto al 2000 e e quasi quattro rispetto al valore medio degli altri ventisei paesi Ue". La soluzione, speiga la Corte dei Conti, sta nel "contenimento della spesa" che "è la strada obbligata per ridurre il peso della tassazione sull'economia".
L'
economia sommersa, invece, si attesta al 21% del PIL, la percentuale più alta in tutta Europa, con l'evasione di IRAP e IVA che nel 2011 vale oltre 50 miliardi.
La Corte dei Conti ha poi bocciato il
bonus Irpef di Matteo Renzi, spiegando che le scelte affidate a "strumenti surrogati (i prelievi di solidarietà, i bonus, i tagli retributivi) sono all'origine di un sistematico svuotamento della base imponibile dell'Irpef, finendo per intaccare la portata e l'efficacia redistributiva dell'imposta".
"Tutte scelte che allontanano e rendono più difficile l'attuazione di un disegno equo e strutturale di riduzione di redistribuzione dell'onere tributario".