(Teleborsa) - I "tassi rimarranno invariati per un esteso periodo di tempo". Parola di
Mario Draghi, numero uno della BCE che lo ha assicurato, oggi, durante la consueta conferenza stampa che segue la riunione dell'Eurotower che, oggi ha deciso di mantenere
lo "status quo" in materia di tassi d'interesse.
Una decisione che il Board dell'Eurotower ha preso anche in vista del fatto che se è vero che si intravedono i
primi segnali di miglioramento, è anche vero che rimangono rischi al ribasso .
Tra i rischi ci sono "una domanda interna più debole del previsto" ma l'export non brilla spiega Mario Draghi.
Per quanto riguarda
il tema dei prezzi Draghi spiega che questi" appaiono limitati e ampiamente bilanciati" anche se il numero uno dell'Eurotower rassicura che i prezzi restano sotto la lente della BCE "insieme all'andamento dei tassi di cambio.
Rispetto al tema
dei tassi di cambio , questi "saranno seguiti da vicino dalla BCE, spiega Draghi assicurando che l'Eurotower "monitorerà molto attentamente le possibili ripercussioni sia dei rischi geopolitici". Il riferimento di Draghi è evidente e riguarda la crisi ucraina a cui
si sta cercando una soluzione diplomatica.
I timori rimangono per il
rischio deflazione. La bassa inflazione unita ad un euro forte rimane fonte di "seria preoccupazione" per il Consiglio della BCE, spiega Mario Draghi che ha anche assicurato che c'è "unanimità di vedute nel Board della BCE sull'utilizzo
di nuove misure non convenzionali di politica monetaria per combattere inflazione troppo bassa anche perché la BCE stima che l'inflazione rimarrà bassa almeno fino al 2016.
"La BCE - spiega Draghi- rimane pronta ad intervenire con strumenti non convenzionali" per combattere il fenomeno, "ma sempre nell'ambito del suo mandato".