(Teleborsa) - E' alta la
tensione in Ucraina. Tutti i voli all'aeroporto di Donetsk, sia in partenza che in arrivo, sono stati provvisoriamente sospesi Questo è ciò che ha deciso il regolatore ucraino per l'aviazione civile a causa della recrudescenza degli scontri che continuano a moltiplicarsi nella regione orientale dell'Ucraina, importante centro minerario e siderurgico conteso alle autorità governative di Kiev, dai separatisti filo russi.
Oltre alle vittime accertate, che sarebbero numerose tra gli insorti, ci sarebbero anche
48 dispersi negli scontri consumati nella città meridionale di Odessa, lo scorso 2 maggio, come riportato da alcune tv ucraine e riprese da organi di informazione russi. Ma nulla è ancora chiaro in merito. Secondo il dipartimento della protezione sociale di Odessa,
qualche decina di vittime potrebbero essere ricomprese tra quelle non ancora identificate.
Il bilancio complessivo degli scontri che vanterebbe maggior credito sarebbe quello di
46 morti e oltre 200 feriti. Le dichiarazioni rilasciate dai leader europei ben evidenziano la gravità della situazione e tutti guardano alle elezioni presidenziali del prossimo 25 maggio,come ultimo baluardo per evitare l'escalation della guerra civile.
"E' necessario dare molta attenzione alle politiche di allargamento a Est dell'Unione europea e ai relativi rapporti di politica estera nei confronti della Russia", ha detto
il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che aggiunge, "il rischio è quello di trovarsi in situazioni di crisi acute come quella in Ucraina".
Sulla stessa lunghezza d'onda anche
il premier, Matteo Renzi, che ribadisce comunque che le sanzioni alla Russia per la vicenda ucraina, non sono state inserite nell'ordine del giorno del G7 Energia, tenutosi a Roma il 5 e 6 maggio.
Ovviamente tutto fila liscio lungo la strada tracciata da Barack Obama e dalla Merkel, che hanno stabilito
il limite oltre il quale applicare le sanzioni, dopo il 25 Maggio , cioè dopo le presidenziali ucraine e quindi a risultati elettorali acquisiti.
Il presidente francese Hollande, ha anche ribadito l'importanza di avere un ordine precostituito, dando importanza estrema alle elezioni del prossimo 25 Maggio, senza le quali sarebbe altissimo il rischio di derive violente interne all'Ucraina.
Intanto, segnali sul fronte delle sanzioni arrivano dalla Svizzera, dove sarebbero stati bloccati conti riferibili all'ex presidente Ianukovich, per oltre 170 milioni di Franchi Svizzeri. Un equivalente di circa 140 milioni di Euro.