(Teleborsa) - L'Unione Europea ha inserito di forza la Russia nella lista dei paesi da sanzionare. Ovviamente per l' UE l'azione si rende necessaria per l'inasprimento della crisi ucraina, laddove la Russia è ritenuta responsabile dalla comunità internazionale, di no ricondurre su basi ragionevoli, il contrasto tra i separatisti russi e il governo di Kiev.ù
L'iniziativa si allinea alla posizione degli Stati Uniti, che già da tempo conducono il contrasto con Mosca a colpi di sanzioni commerciali e che, secondo Barack Obama, avranno un grandissimo impatto sugli equilibri economici russi.
Previsti in quest'iniziativa anche i blocchi dei beni all'estero a personaggi di spicco dell’economia ucraina ma schierati a favore dei separatisti filo-russi. E' quanto si apprende dalla Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea pubblicata oggi. Gli Stati Uniti, ieri, hanno nominato sette persone, tra cui Igor Sechin , capo del gigante petrolifero Rosneft e 17 aziende collegate agli alleati del presidente Vladimir Putin, tra cui Invest Capital Bank.
L'UE e gli USA dicono che la Russia non ha rispettato minimamente l'accordo firmato lo scorso 17 aprile a Ginevra, proposto dallo stesso Obama, per disinnescare lo scontro tra il governo di Kiev e i separatisti filo-russi in terra d'ucraina, sostenuti dalle autorità di Mosca.
Gli Stati Uniti e l'Unione europea hanno anche avvertito che ridiscuteranno le sanzioni inferte alle industrie russe, se Putin rafforzerà l'invio di truppe in Ucraina.
L'economista americano Gary Hufbauer, specialista sulle sanzioni internazionali e docente al Peterson Institute for International Economics di Washington, ha dichiarato che "la via indicata dagli Usa e dall'Europa sulle sanzioni alla Russia sarà molto lunga, perché Putin ha capacità economica per contrastarle per almeno due anni. Vedremo, perché non lo sappiamo, se l'Occidente avrà la capacità di resistere".