(Teleborsa) - Un imprenditore, un manager privato ed uno pubblico. Tre profili uniti da un unico filo conduttore, sono tutte donne in carriera, promosse ad un posto di comando dei "gioielli" di Stato.
Così la nomina dell'ex di Confindustria Emma Marcegaglia, del numero uno di Olivetti Patrizia Grieco e del consigliere della TV pubblica Luisa Todini
rivoluziona i vertici delle società a partecipazione statale, mettendo fine in molti casi a leadership durate un decennio.
Un cambiamento radicale all'insegna della
parità di genere, che il Premier Matteo Renzi ha voluto imprimere a società strategiche, presenti nei settori dell'energia, della difesa e della logistica. La scelta non è stata facile. Ad ammetterlo il capo del governo che, dopo un incontro durato tre ore con il Ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, ha preso la sua decisione, riconoscendo che "E' stata dura" e di aver "ricevuto pressioni molto forti".
Il risultato finale però ha
soddisfatto Renzi, che è riuscito a cambiare quasi radicalmente i vertici delle quattro aziende pubbliche, sette posti su otto. Resta un unico rancore, avrebbe voluto collocare cinque donne e ne ha imposte solo quattro, quanto basta però per dare un impronta "in rosa" al management delle aziende di Stato.
Le nomine
non destano grandi sorprese rispetto alle voci dell'ultima ora:
alla presidenza dell'
Eni arriva
Emma Marcegaglia, capo d'azienda di tutto rispetto, con degli affari trascorsi con l'azienda petrolifera. Al suo fianco non desta sorpresa la promozione di un interno,
Claudio Descalzi, ora alla guida della divisione Produzione ed Esplorazione e grande esperto del settore degli idrocarburi, un settore strategico.
all'
Enel viene nominata come presidente l'attuale numero uno di Olivetti
Patrizia Grieco, affiancata da
Francesco Starace, attuale AD di
Enel Green Power.
in
Finmeccanica c'è una conferma del presidente
Gianni De Gennaro ma alla carica di AD arriva il numero uno delle FS
Mauro Moretti, nomina largamente anticipata.
çe
Poste Italiane vedono l'arrivo della terza donna, la consigliera RAI
Luisa Todini, al posto di Monica Mondardini, di cui si vociferava la nomina. Alla carica di AD viene confermato
Francesco Caio.
Nessuna scelta
Terna, le cui nomine devono essere fatte formalmente da CDP, anche se il Ministero si è permesso di indicare una quarta donna al comando: alla carica di presidente potrebbe essere proposta
Catia Bastioli AD dell'azienda chimica novarese Novamont.