(Teleborsa) - Il
toto poltrone del Tesoro entra nel vivo, mentre si sta definendo la rosa dei candidati alla guida delle aziende pubbliche, a partire da Eni ed Enel e Finmeccanica (le tre maggiori quotate), ma includendo anche Terna, Poste e la RAI. E' in corso in queste ore
l'esame dei curricula selezionati dai cacciatori di teste, ma la decisione resta in gran parte strategica, soprattutto nel settore energetico.
Si era vociferato anche di qualche nomina "in rosa" e difatti il Ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi conferma che l'esecutivo "non potrà non tener conto delle quote rosa", così come accaduto per la formazione del governo, dove la parità di genere è un "docet".
Ricordando che in passato era sempre stata scettica sul discorso di "protezione" delle quote rosa, il Ministro ha però ammesso che all'Italia servisse uno "choc" in tal senso.
Le liste per la candidatura dei Presidenti e degli Amministratori Delegati delle aziende a anticipazione statale sarà ultimata inderogabilmente entro domenica, anche perché scade a metà aprile il termine di 25 giorni per presentare le liste, in vista delle assemblee che si terranno a maggio. A confermarlo è stato anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio.
Intanto, il Senato ha chiesto al Governo il rispetto di precisi criteri di onorabilità nella scelta dei candidati, ma ha anche espresso l'auspicio che venga inserito il vincolo dei tre mandati. A deciderlo la commissione Industria, Presieduta da Massimo Mucchetti, dopo aver ascoltato anche i pareri degli attuali vertici delle società pubbliche.