(Teleborsa) - Non si paca la guerra commerciale che Mosca sta facendo a Kiev e, di rimando a tutta l'UE, che mantiene una forte dipendenza dal gas in arrivo dalla lontana Russia tramite l'Ucraina.
Il colosso del gas russo Gazprom sta battendo cassa nei confronti della compagnia ucraina Naftogaz, a maggioranza statale, chiedendo gli arretrati del gas consegnato, arrivati a circa 2,2 miliardi di dollari.
Si tratta dell'ennesima azione di ritorsione che Mosca fa nei confronti del nuovo governo ucraino, dopo aver annunciato nei giorni scorso la cancellazione dello sconto di un terzo sul gas esportato.
"La Naftogaz ucraina dovrà prendere immediate misure per saldare il suo debito", ha affermato senza mezzi termini il numero uno del Gazprom, Alexei Miller, dopo un incontro con la controparte ucraina, segnalando anche un
rincaro del prezzo del gas superiore al previsto (ora Kiev dovrà pagare la materia prima importata 485 dollari anziché 385 come ipotizzato nei giorni scorsi e ben oltre i 268 dollari praticati sino ad oggi).