(Teleborsa) - Il "tapering" va avanti secondo i piani, ma la Fed ha tagliato le stime di crescita, mutando anche i parametri cui agganciare le decisioni di politica monetaria, che sinora erano ancorate al solo tasso di disoccupazione.
I membri del FOMC, dopo una due giorni, hanno votato 8-1 a favore di un taglio delle misure di quantitative easing, per un importo di 10 miliardi di dollari, portando il piano complessivo QE3 a 55 miliardi. Una decisione largamente attesa.
La banca centrale americana, poi, ha modificato la cosiddetta "forward guidance", ovvero gli elementi cui collegare le strategie di politica monetaria, ancorandole a una serie di parametri: tasso di disoccupazione, occupazione ed inflazione. La Fed, dunque, potrà tenere i tassi al di sotto del livello ritenuto "normale" anche se i target di disoccupazione ed inflazione saranno centrati.
La banca centrale statunitense ha voluto anche rassicurare gli operatori, confermando che i tassi resteranno bassi ancora per un certo periodo di tempo. Diversi membri della Fed (13 di 16) non attendono aumenti sino al 2015.
La Federal Reserve ha infine tagliato le stime di crescita per quest'anno, indicando un aumento del PIL non oltre il 3% dal 3,2% indicato in precedenza. Invece, la disoccupazione dovrebbe calare più rapidamente del previsto, portandosi in un range del 6,1-6,3% dal 6,3-6,6% delle previsioni precedenti (attualmente il tasso di disoccupazione è al 6,7%). Invariate le stime di inflazione.