(Teleborsa) - E' durato circa due ore il Consiglio dei Ministri della svolta quello tanto preannunciato dal Premier, Matteo Renzi quello
del taglio delle tasse per agevolare i redditi più bassi, ma anche quello
del piano casa, delle misure a favore della scuola, ma anche del
job act.
Tutte misure che il Premier aveva anticipato
nella contestatissima visita alla scuola Raciti di Siracusa e che il Premier si prepara a portare con se quando il 17 marzo volerà a Berlino per incontrare il cancelliere tedesco, Angela Merkel.
La "svolta buona come messaggio iniziale", questo il titolo scelto da Matteo Renzi della conferenza stampa in corso a Palazzo Chigi. "Vediamo se riusciamo a presentarvi il lavoro molto serio e articolato che abbiamo predisposto e che vedrà in serata i ministri alternarsi a presentare le varie misure approvate". E' con queste parole che Renzi ha iniziato la tanto attesa conferenza stampa.
"Il nostro nemico, il nostro avversario, contro cui battagliare in modo violento è chi dice "si è sempre fatto così", ha spiegato il Presidente del Consiglio che ricorda come "il prossimo semestre l'Italia guiderà l'Europa". Renzi ha fissato al 1° luglio, la data in cui ci sarà un'Italia più leggera. Il 1° luglio l'Italia passerà alla guida dell'Europa. Renzi è propositivo e spiega: "nei prossimi 100 giorni faremo una lotta molto dura per cambiare. Ad aprile la P.A, a maggio il fisco e a giugno la giustizia".
Per quanto riguarda la pubblica amministrazione, il Premier assicura che entro luglio ci sarà lo sblocco dei pagamenti dei debiti nei confronti della PA per 68 mld e poi più garanzie per crediti alle PMI, misure per la scuola e 500 mln in più per Fondo garanzia al credito.
E ancora, 1,5 miliardi per la tutela del territorio, a partire dal 1° aprile. Dal 1° maggio rimodulazione della tassazione sulle rendite finanziarie dal 20% al 26%. Sempre dal primo maggio prossimo, Renzi ha assicurato che chi possiede un reddito di meno di 1500 euro al mese, percepirà, in busta paga, mille euro netti in più l'anno.
Non poteva mancare un accenno di Renzi
alla riforma sulla legge elettorale che ha ottenuto oggi il primo via libera alla Camera, che Renzi ha definito "rivoluzione impressionante per l'Italia". Renzi ha poi puntato i fari sulla riforma al Senato su cuiil Premier insiste e che se si concretizzasse porterebbe alla riduzione numero parlamentari.