(Teleborsa) - Nulla di fatto, ieri, a Parigi dai colloqui che il ministro degli Esteri, Serghei Lavrov ha avuto con il segratario di Stato americano, John Kerry. I due politici si sono incontranti in terreno neutrale per
tentare la mediazione sulla crisi ucraina. E' stata una lunga giornata di trattative e Lavrov e Kerry hanno avuto una serie di incontri con altri colleghi europei, tra cui il neo ministro degli esteri l'italiano
Federica Mogherini .
Il ministro russo Lavrov ha lasciato Parigi senza incontrare il collega ucraino, Andry Deshchistsya anche se nessuno si aspettava che i due ministri si sarebbero incontrati ieri, come sottolineato da John Kerry. Tuttavia Lavrov ha lasciato la porta aperta al dialogo quando ha spiegato che " i colloqui con gli USA e l'UE continueranno nei prossimi giorni....Siamo d'accordo nel proseguire questi colloqui nei prossimi giorni per trovare il modo migliore per stabilizzare e normalizzare la situazione".
La diplomazia non demorde con i tentativi di mediazione internazionale che continuano. Oggi a Roma molto probabilmente ci sarà un nuovo bilaterale tra Kerry e Lavrov, come anticipato dal segretario di Stato Usa, che sarà alla Farnesina con il ministro degli Esteri russo e altri capi diplomatici per la Conferenza sulla Libia. Il segretario di Stato americano John Kerry è convinto che dare una svolta alla crisi Mosca e Kiev debbano trattare direttamente, mentre per allentare la tensione gli States chiedono alla Russia di ritirare le sue truppe dalle basi militari ucraine in Crimea.
La situazione è complicata, perché, se a distanza, i lavori della diplomazia fervono, ieri, c'è stato un episodio che ha fatto tremare Robert Serry, l'inviato speciale del segretario generale dell'ONU, Ban Ki-moon.
Si è temuto per un sequestro di Serry circondato in un esercizio pubblico da alcuni miliziani filo-russi. Alla fine, l'inviato dell'ONU è stato liberato dalla polizia, ma ha lasciato Sinferopoli e ha interrotto la sua missione, che proseguirà da Kiev.