(Teleborsa) - Dovrebbero essere circa 2 milioni le password rubate in Rete dai pirati informatici grazie ad una serie di virus.
L'incursione ha interessato utenti di Facebook, Yahoo!, GMail di Google, Twitter, LinkedIn ma anche ADP, che si occupa di buste paga dei dipendenti privati statunitensi.
A denunciarla i ricercatori della SpiderLabs di
Trustwave, società che si occupa di sicurezza informatica, secondo la quale la violazione sarebbe iniziata il 21 ottobre, anche se è stata scoperta solo da poco.
I dati sensibili sono stati compromessi da una serie di malware come Pony, in grado di spiare e sottrarre i dati per effettuare il log in.
Le "brecce" più comuni hanno riguardato le password più comunemente usate perché più facili da ricordare, come per esempio le classiche "1234", "123456", "12345", la parola "password", "iloveyou" ecc...
Alcune delle grandi società vittime dei pirati informatici hanno preferito non commentare, mentre altri hanno fatto sapere di aver già preso provvedimenti.