(Teleborsa) - Gli Stati Uniti sono finiti nell'occhio del ciclone. Quello che sembrava essere un caso marginale si è rivelato ben più ampio di quanto ci si potesse attendere.
Lo scandalo ribattezzato Datagate, partito in USA in seguito alle dichiarazioni della talpa della National Security Agency (NSA), Edward Snowden, ha investito in primis l'Europa, dove sono venute alla luce verità scottanti: un sistematico sistema di spionaggio ha investito Francia, Italia e Germania, arrivando ad intercettare le conversazioni sul cellulare di Angela Merkel.
"La NSA porta avanti molte attività spionistiche anche sui governi europei, incluso quello italiano" aveva detto a L'Espresso il giornalista statunitense Gleen Greenwald, depositario dei segreti della "talpa". Dichiarazioni che avevano subito messo in allarme Palazzo Chigi, alla vigilia dell'incontro fra il Segretario di Stato americano John Kerry ed il Premier italiano Enrico Letta, dal quale non sono emerse grandi rivelazioni.
Intanto, il Ministro degli Esteri tedesco Guido Westerwelle ha convocato a Berlino l'ambasciatore americano in Germania, per avere dei chiarimenti sulla vicenda delle intercettazioni sul cellulare della Cancelliera Angela Merkel. Il capo del governo tedesco, però, aveva già telefonato ieri sera al Presidente americano Barack Obama, il quale aveva smentito l'esistenza di un'attività di spionaggio nei suoi confronti.
Dal canto suo anche il premier Letta ha chiesto spiegazioni, dichiarando che "non possiamo tollerare zone d'ombra o dubbi". "Ovviamente vanno fatte delle verifiche - ha aggiunto il presidente del Consiglio - ma vogliamo tutta la verità. Non è accettabile e concepibile che ci siano attività di questo tipo".
Duro il presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz, che parla di "servizi segreti USA fuori controllo" e minaccia uno "stop libero scambio". "Penso che dobbiamo sospendere ora i negoziati per arrivare a un accordo di libero scambio tra UE e USA", ha detto Schulz aggiungendo che "ci sono alcuni standard e criteri che si devono rispettare, altrimenti non ha alcun senso parlarci l'un l'altro".
La vicenda sembra però allargarsi a macchia d'olio, espandendosi anche oltre l'Europa. Secondo il Guardian, la NSA avrebbe spiato le conversazioni telefoniche di 35 leader politici e militari mondiali dopo aver ricevuto le utenze da intercettare da parte di responsabili governativi USA.