(Teleborsa) - Le minacce per l'economia a stelle e strisce arrivano da molto lontano: da oltre l'Atlantico, Ne è convinta Christine Legarde, direttore generale del Fondo Monetario Internazionale che intervistata, ieri dalla CBS, nel suo quartier generale a Washington, ha analizzato il rallentamento dell'economia mondiale negli ultimi mesi.
Secondo Christine Lagarde, questo dipende da diversi fattori. "Vorrei citare come prima causa l'incertezza globale", messa a dura prova dalla crisi europea, ha detto il direttore del FMI che ha poi aggiunto che gli Stati Uniti ''rischiano la recessione" se non si eviterà il "fiscal cliff".
Il fiscal cliff" è il termine popolare usato per descrivere l'enigma che il governo degli Stati Uniti si troverà ad affrontare alla fine del 2012, quando è in programma che entrino in vigore termini della legge di controllo sul bilancio.
"Questi sono i fattori di incertezza che in realtà impediscono alle persone di prendere le decisioni di investimento. Quelle decisioni di investimento che aiuterebbero la crescita e in tutto il mondo." ha sottolineato Christine Legarde.
Tornando sul "fiscal cliff" La Lagarde ha sottolineto che se questo non sarà evitato gli Stati Uniti "rischiano la recessione... Basta guardare i numeri. Gli Usa, ha detto il direttore del FMI, "il prossimo anno potrebbero subire una contrazione del Pil del 2% e se si considera che la loro crescita nel 2013 e' stimata al 2%, con una rapida sottrazione la somma e' uguale a zero. E quindi entrerebbero praticamente in una fase di recessione''.