(Teleborsa) -
Nell'area euro sull'inflazione "siamo venuti da una situazione molto alta, che è stata dovuta a una combinazione di shock, e ora siamo molto vicini al target, quindi il processo di disinflazionistico è molto ben avviato". Lo ha affermato la presidente della
Bce, Christine Lagarde durante una intervista a Newstalk. "Non siamo ancora all'obiettivo. C'è ancora un po' di lavoro da fare ma siamo piuttosto soddisfatti del lavoro fatto, l'obiettivo di inflazione che abbiamo è 2% sul medio termine in maniera sostenibile".
Nell'incertezza che si è creata in attesa delle decisioni sui dazi commerciali di Washingto
n "quello che osserviamo al momento sui mercati dei capitali è che c'è molta meno eccitazione sull'investire negli Stati Uniti. Non sto dicendo che i flussi si siano invertiti, ma c'è al momento un arresto", ha detto Lagarde spiegando che La situazione "è ferma fino a quando non ci sarà più certezza su questi mercati. E questa è un'altra regione per cui questo è importante: dobbiamo assicurare che in Europa abbiamo investimenti attraenti, che la gente ha voglia di metterci i propri soldi - ha aggiunto -. Abbiamo gli asset, abbiamo le opportunità per farlo". Ma bisogna sviluppare l'integrazione dei mercati, altrimenti "è chiaro che le nostre barriere interne, nei servizi ad esempio" sono un elemento che equivale a dazi pesanti.
L'Unione europea dovrà fare attenzione alla possibilità che la Cina cerchi di deviare sui suoi mercati parte delle sue esportazioni che non riuscirà più a effettuare negli Usa a causa dei dazi commerciali, ha ribadito Lagarde. "La Cina ha aumentato la sua posizione sul mercato, ora con competono con noi su una base molto più ampia di categorie di prodotti e servizi", ha detto. E "sì", ha detto, a seguito dei dazi Usa "ci sta una certa deviazione dei prodotti. E bisognerà tenerne conto
. Potrebbero benissimo cercare" di reindirizzarli verso la Ue "quindi stiamo cercando di anticiparlo e anche qui spetterà ai leader decidere".