L'
ingresso nell'Unione europea da parte dell'Ucraina, che ha redditi bassissimi, una elevata produzione agricola nel settore dei cereali, e che è devastata dalla guerra in corso,
avrà un enorme impatto sulla distribuzione dei Fondi europei: non solo si ridurrebbero notevolmente i proventi complessivi di molti Paesi slavi, come Ungheria, Polonia, Romania e Bulgaria, ma si tenderebbe all'azzeramento dei contributi di cui beneficiano ancora gli agricoltori e gli allevatori dei Paesi considerati ricchi, e che sono dunque contributori netti, come Germania, Francia ed Italia.
Con questo paso doble, Orbán ha sfidato l'Europa intera, che tace sulle conseguenze sistemiche che deriveranno dall'ingresso della Ucraina.
Sopire e tacere: questa è la regola.
L'Ungheria fa il doppio gioco con l'UcrainaEntra pure in Europa, ma niente soldi!
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