La correzione al ribasso dell'inflazione nell'eurozona è stata dunque di due punti, passando dal +10,6% di ottobre 2022 al +8,6% del gennaio 2023.
C'è da considerare poi il
tasso di disoccupazione, che nel dicembre scorso secondo Eurostat è stato del 6,1% per il complesso dei Paesi aderenti all'Ue. Il tasso di disoccupazione nell'Eurozona è un po' più alto, con il 6,6%.
In Italia, la disoccupazione è a sua volta più alta della media, mantenendosi però sostanzialmente stabile, con il 7,8%. La Spagna ha il livello peggiore di tutti, con il 13,1%, seguita dalla Grecia con l'11,6%.
Siamo comunque lontanissimi dai numeri che vengono forniti dalla Fed per la
disoccupazione negli Usa, che a gennaio scorso "sarebbe" stata solo del
3,4% (
unemployment rate). Va usato il virgolettato perché i metodi di rilevazione e gli insiemi di popolazione sono assai eterogenei:
l'unemployment level è invece del 5,7%.
E' un periodo delicatissimo:
l'economia si è fermata con la crescita a zero, mentre la inflazione continua ad essere eccessivamente elevata.
La tendenza alla contrazione dell'economia è già in atto.
Il pericolo è che ulteriori aumenti dei tassi di interesse da parte della BCE inducano una recessione, proprio mentre i prezzi dell'energia dovrebbero essere stabilizzati, andando incontro alla stagione estiva.
E' il caso di togliere il pedale dal freno dei tassi: una veloce exit strategy dalla inflazione potrebbe essere davvero infausta.
PIL=0,0% ed Inflazione +10,1%Europa in Stagflazione(Foto: © rummess | 123RF)
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