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USA, altro che recessione in vista: il risparmio è già crollato

Dalla liquidità eccessiva sui conti al collasso in sette trimestri di inflazione


Le restrizioni necessarie per evitare i contagi hanno ridotto drasticamente gli acquisti delle famiglie, riflettendosi contabilmente in una eccezionale propensione al consumo: risparmiavano così tanto solo perché non potevano spendere.

Si è creata una bolla di liquidità che si è andata sgonfiando e poi rigonfiando rapidamente, seguendo esattamente il ritmo stagionale della epidemia: nei mesi estivi, quando l'attività economica poteva riprendere per via della minore virulenza dell'epidemia, la liquidità scendeva per poi risalire con la stagione invernale.

Dal primo trimestre del 2021, quando era risalita al 20,4% dopo essere calata al 13,7% alla fine del 2020, la percentuale di risparmio sul reddito disponibile è diminuita costantemente: la fiammata dei prezzi al consumo, dai combustibili per le vetture alle bollette elettriche ed ai generi alimentari, ha "asciugato" velocemente tutto il risparmio eccessivo accumulato in precedenza. Questo è stato il gigantesco trasferimento di risorse monetarie che è stato determinato dall'inflazione.

In pratica, finora i prezzi non sono scesi ed i consumi non sono diminuiti solo perché le famiglie hanno dato fondo alle risorse accumulate come risparmio eccezionale.

Ma ora questa capacità di risparmio rispetto al reddito è crollata e l'effetto del rialzo dei tassi, arrivati al 4%, può essere drammatico anche a causa della forte dinamica degli acquisti di immobili che è stata determinata dalla fase precedente della politica monetaria, con i tassi di interesse che erano stati portati a zero.

Le famiglie americane che si sono indebitate a tassi eccezionalmente bassi per acquistare immobili possono essere schiacciate dalla morsa degli aumenti: i prezzi al consumo da una parte ed i tassi di interesse sui mutui dall'altra.

Tutte, comunque, vedono comunque crollare il loro risparmio in percentuale del reddito.

Più che un campanello di allarme, è la sirena di una nave che suona a ripetizione di fronte ad un iceberg: ma non è l'iceberg che si sposta per evitare la collisione.

E' la rotta della nave che va cambiata, prima che sia troppo tardi.

Dalla liquidità eccessiva sui conti al collasso in sette trimestri di inflazione

USA, altro che recessione in vista: il risparmio è già crollato

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