Ed infatti, sempre a partire dal 2012, i prezzi delle merci acquistate dalle famiglie americane sono dapprima diminuiti, passando dalla base di 100 a quota 93 nel secondo trimestre del 2020: -7%. Da allora sono invece aumentati bruscamente, recuperando fino ad arrivare a quota 99,7 alla fine del terzo trimestre di quest'anno: dunque, sono ancora al di sotto del livello di partenza (2012=100), anche se solo di tre decimi di punto percentuale.
C'è un altro fattore chiave: i
cali più vistosi e le più repentine variazioni al rialzo sono stati registrati dai prezzi della benzina e degli altri combustibili. L'indice di questi prezzi era sceso addirittura a 71 nel primo trimestre del 2016, poi è risalito ad 88 nel terzo trimestre del 2018; è quindi nuovamente sceso a 73 nel secondo trimestre del 2020, per arrivare a 96 nel terzo trimestre di quest'anno. Sono dunque ancora di quattro punti percentuali inferiori rispetto al 2012, ma enormemente più alti rispetto al 2000 quando segnavano quota 48: raddoppiarono tra il 2000 ed il 2012.
Negli anni scorsi, la riduzione dei prezzi delle merci da una parte e di quelli della benzina e degli altri combustibili dall'altra, hanno dunque compensato, quasi “nascosto”, l'aumento continuo dei prezzi del complesso dei servizi acquistati dalla famiglie americane: l'indice dei loro prezzi è salito a quota 124, un livello superiore di ben 8 punti percentuali rispetto a quello generale dei prezzi (beni e servizi) che infatti nel complesso è arrivato a quota 116.
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