Il frastuono delle notizie che rappresentano una realtà sanitaria, sociale ed economica in continua evoluzione, serve a mantenere la popolazione in uno stato di perenne incertezza.
Di fronte alla epidemia, il parapiglia mediatico tra virologi, epidemiologi, biologi ed esperti di vaccini è assolutamente necessario, perché riempie la nostra testa di argomenti pro e contro, ci obbliga a riflettere, ci impone di ponderare e prendere posizione.
Più il dibattito scientifico è caotico, meglio è.
In questa incertezza scientifica, tra virus, varianti e vaccini, non c'è che affidarsi ai governi, i nuovi Salvatori, che rendono tutto ancora più incerto.
Nel
2020 in Italia sono stati emanati
24 decreti-legge riconducibili al Covid-19. Di questi, ben 11 sono stati "abrogati" mediante apposite disposizioni legislative. In sostanza, quasi nella metà dei casi i decreti-legge non sono stati convertiti in legge, ma se ne sono sanati gli effetti per il passato e le loro disposizioni sono state fatte confluire in tutto o in parte in altri procedimenti di conversione in legge. A questi provvedimenti va aggiunto il
decreto "Milleproroghe" (d.l. n. 183/2020), che pure detta alcune norme collegate all'emergenza. Nel 2021, e siamo solo a fine febbraio, sono già stati emanati altri quattro decreti-legge, ancora in attesa di conversione in legge.
E' una impresa quasi disperata, per i normali cittadini, capire che cosa stia succedendo. Anche gli esperti annaspano: perfetto!
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