Sono dovuti intervenire gli Stati europei, con il MES, anche per salvare dalla bancarotta le banche spagnole, indebitatesi con quelle di Germania e Francia. Ma, badate bene, il debito è stato accollato allo Stato spagnolo: solo a lui spetta cercare il duro compito di farsi ripagare dalle banche e di rimborsare il MES.
Forse è il caso di chiedersi come funzioni concretamente la
vigilanza prudenziale della BCE e delle Banche centrali di tutta Europa: prima vigilavano singolarmente, poi in modo accentrato sugli istituti di rilevanza sistemica.
Il fatto è, però, che quando ci sono perdite e pericoli di fallimenti, le banche centrali scaricano tutto il peso sugli altri: o sugli Stati con il
Bail-out, oppure sugli azionisti, obbligazionisti e depositanti con il
Bail-in.
Bisogna dare una sveglia alla BCE: nonostante la crisi profondissima, si comporta come un sonnambulo che corre sul cornicione.
Questo programma
PEPP (Pandemic Emergency Purchase Program), portato da 500 a 750 miliardi di euro, serve prevalentemente a comprare titoli di Stato, facendo in modo da neutralizzare l'incremento sul mercato delle emissioni nette necessarie per fronteggiare la crisi.
Il PEPP non risponde solo ad una logica pilatesca, ad un lavarsi le mani di fronte ai problemi degli Stati, assicurando loro che i tassi di interesse sul debito non schizzino alle stelle, provocando un collasso finanziario indescrivibile.
Le
Banche sono in difficoltà: se non intervengono gli Stati, non erogano credito alle imprese. E, se hanno maggiori depositi, comprano titoli di Stato riducendo il rischio dell'impiego.
La BCE deve svegliarsi: deve finanziare immediatamente e direttamente le banche, comprando obbligazioni bancarie a lunghissimo termine: a 50 anni ed a costo ZERO. Senza pretendere la garanzia degli Stati, come fece il Governo Monti con il Salva Italia.
Serve liquidità, ma soprattutto
credito a medio e lungo termine all'economia reale, imprese e famiglie.
La BCE deve fare il suo mestiere: la Banca delle Banche.
La BCE è una Bed Bank: corre, dormendo, sul cornicione della crisi Sonnambuli a Francoforte
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