(Teleborsa) - I Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Caserta hanno eseguito un
provvedimento di sequestro conservativo, su richiesta della Procura Regionale Corte dei Conti per la Campania, di
oltre 2 milioni di euro nei confronti di un
dirigente medico dell'ASL di Caserta in regime di rapporto a tempo pieno ed esclusivo.
Le indagini hanno accertato che il medico dal 2006 al 2020 ha
esercitato illegittimamente attività extra - istituzionali, riscontrando l'originaria denuncia dell'ASL di Caserta sul conto dello stesso in ordine ad incarichi extraistituzionali non autorizzabili.
In particolare, dal 2006 al 2017, sono risultati conferiti incarichi non autorizzabili direttamente al dirigente medico, mentre a partire dal 2018 e fino al 2020, lo stesso ha continuato a svolgere attività extra - istituzionale non autorizzata (e comunque non autorizzabile) dall'ASL, attraverso lo
schermo di una società di diagnostica medica di proprietà della moglie (99% del capitale sociale, nonché amministratore), atteso che tutte le prestazioni sanitarie svolte dalla società a favore dei diversi committenti sono state eseguite unicamente dal dirigente medico, risultato socio minoritario e referente sanitario della stessa.
Al termine degli accertamenti, è stato segnalato alla Magistratura contabile un nocumento erariale complessivo pari a 2.173.177,70 euro, corrispondente alla
somma indebitamente percepita per gli incarichi extra-istituzionali svolti dal professionista, nonché a quella delle
indennità di esclusività indebitamente percepite in spregio delle condizioni contrattuali assunti con la citata Azienda sanitaria, per aver mantenuto rapporti prestazionali con strutture accreditate con il S.S.R fino alla data delle sue dimissioni.
Le operazioni di
sequestro hanno riguardato beni immobili, conti correnti allo stesso riconducibili, sino a concorrenza del danno erariale contestato.