(Teleborsa) - Il
Molise con i molisani - popolo corretto, concreto, di lavoratori indefessi - si è inserito di recente nella cronaca politica nazionale, grazie all'inedita
visita del leader della Lega, Matteo Salvini, guidato da un discreto ed attento padrone di casa, il legista di origini molisane
Michele Marone.
Nato a Termoli, classe 65, salviniano convinto, Marone è
assessore ai Lavori pubblici ed alla Viabilità in Molise, in aggiunta ad altre deleghe, ma riveste anche un
ruolo cruciale in ambito nazionale, in qualità di
consulente giuridico del leader della Lega. Un compito che svolge con attenta discrezione, ma con grande competenza al fianco del "capitano", e che rende orgogliosi i suoi conterranei.
Marone ha recentemente
guidato il ministro Salvini fin nelle zone montane più remote del suo Molise. Un tour inaspettato dai residenti di una così piccola regione, abituati alla generale indifferenza dei politici che contano. Una visita che
ha portato alla luce alcuni gravi problemi legati soprattutto alla
sanità ed alla
viabilità. Di grande impatto il
blitz a Belmonte del Sannio, in "Altissimo Molise", dove Salvini ha visitato il
ponte Sente, una infrastruttura tra le più alte d’Europa, ma chiusa e abbandonata da anni. Eclatante il caso di un gruppo di sostenitori abruzzesi, giunti a piedi perché in macchina di vuole quattro volte tanto.
La visita del leader del Carroccio, in concomitanza con le ammnistrative,
ha fatto da cassa di risonanza, attirando altri leader nazionali che, per la prima volta nella storia, sono piombati in Molise, scoprendo un territorio da sempre ingiustamente dimenticato.