(Teleborsa) - Dopo l'anno extra-ordinario 2020, grazie ai picchi di domanda legati agli acquisti dei consumatori nei periodi di lockdown,
Sofidel si dice soddisfatta dei risultati raggiunti anche nel
2021, anno in cui i risultati sono tornati ai livelli pre-crisi pandemica e hanno confermato la crescita costante del gruppo attivo a livello mondiale nella produzione di carta per uso igienico e domestico (Regina è il suo marchio più noto). Le
vendite nette sono state pari a 2.095 milioni di euro (2.173 milioni di euro nel 2020), mentre l'
EBITDA margin si è assestato al 10,42% (19,25% l'anno prima).
Il 2021, soprattutto nella seconda parte, ha visto il consolidamento delle vendite in
Europa e - grazie alla nuova capacità produttiva installata, a regime per l'intero periodo - un rafforzamento importante negli
Stati Uniti. Fra i prezzi delle materie prime, nella prima parte dell'anno ha inciso in particolare il
prezzo della cellulosa, mentre nella seconda a pesare sulla struttura dei costi è stato il fortissimo incremento dei
prezzi dell'energia (più in Europa, meno negli Stati Uniti).
"In un contesto economico molto difficile nel quale il rialzo impressionante dei prezzi delle materie prime ha condizionato l'andamento economico, possiamo definire buoni i risultati legati allo sviluppo del business - ha commentato l'
AD Luigi Lazzareschi - Sofidel vede le vendite rafforzate, così come, grazie al proseguimento delle strategie di sostenibilità, le sue condizioni competitive".
Sul fronte energetico, Sofidel ha avviato una nuova fase della sua politica di approvvigionamento che vede il gruppo impegnato
nell'acquisto e nell'autoproduzione di energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili prodotta da impianti di nuova costruzione realizzati grazie ad accordi di fornitura di lungo termine.