(Teleborsa) - "Le previsioni indicano che i tassi di inflazione diminuiranno nei prossimi due anni. Questo è incoraggiante. Tuttavia, l'inflazione è rimasta troppo elevata per troppo tempo. È quindi troppo presto per dichiarare vittoria sull'inflazione. La
politica monetaria deve mantenere la rotta". Lo ha affermato
Joachim Nagel, presidente della Bundesbank e quindi membro del consiglio direttivo della Banca centrale europea (BCE), ad un evento presso la Central Bank of Cyprus.
Parlando dei tassi di interesse, ha detto che "noi del Consiglio direttivo li consideriamo attualmente a livelli che daranno un contributo sostanziale al ritorno tempestivo dell'inflazione al target. Ma è
necessario che questi livelli siano mantenuti per un periodo sufficientemente lungo".
"Inoltre, ciò non significa necessariamente che l'attuale ciclo di rialzi sia ormai terminato - ha continuato - Naturalmente, potrebbe darsi che, se le prospettive di inflazione peggiorassero, potremmo dover aumentare nuovamente i tassi. Il caso opposto - ovvero un ritorno dell'inflazione molto più rapido al 2% - mi sembra molto meno probabile. Sarebbe quindi
prematuro abbassare presto i tassi di interesse o speculare su tali misure".
Nagel si è detto "
fiducioso che si possa evitare un hard landing. La tensione del mercato del lavoro, i bassi livelli di debito delle imprese e delle famiglie e la vivace attività di investimento suggeriscono che esistono le condizioni per un soft landing". Inoltre, ha sottolienato che "potrebbe arrecare ancor più danno all'economia se dovessimo allentare le misure troppo presto e poi dover stringere nuovamente e in modo ancora più forte".
Oltre che dei tassi, il banchiere centrale ha ricordato anche il processo di riduzione del bilancio in atto. "Negli ultimi dodici mesi il volume del nostro bilancio è diminuito di 1.700 miliardi di euro, ovvero un quinto - ha detto - Finora il calo è stato determinato principalmente dalla scadenza della terza serie di operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine (TLTRO III). Inoltre, abbiamo gradualmente eliminato il reinvestimento degli asset in scadenza nell'ambito del Programma di acquisto di asset. Ora, lo stock di asset dell'APP si sta riducendo di circa 25 miliardi di euro ogni mese. Tuttavia mi sembra
chiaro che il grande bilancio dovrà ridursi ulteriormente in modo significativo".