(Teleborsa) - I dati dell'indice IFO tedesco
usciti questa mattina risultano "compatibili con una
contrazione del PIL di -0,2% t/t nel trimestre estivo, con rischi orientati verso il basso". Lo afferma la Direzione Studi e Ricerche di
Intesa Sanpaolo in un report sul tema.
L'indice IFO è sceso a 85,7 da 87,4 (rivisto da 87,3), un
minimo da ottobre 2022; il dato è ben al di sotto delle attese di consenso (86,7). È peggiorata in particolare la valutazione sulla situazione corrente a 89 da 91,4 (rivisto da 91,3), un minimo dal 2009 se si escludono i mesi del primo lockdown. Le attese per i prossimi mesi peggiorano, ma meno rispetto alle condizioni attuali, con l'indice in calo a 82,6 da 83,6 (rivisto da 83,5), un minimo da novembre 2022.
Secondo gli analisti, il calo dell'indagine IFO non è isolato:
anche in Francia la fiducia delle imprese ha perso quota. A metà settimana l'indagine PMI aveva segnalato una contrazione dell'attività sia nel manifatturiero che nei servizi dell’Eurozona. La prossima settimana l'indagine Istat e l'indice di fiducia economica (ESI) elaborato dalla Commissione UE completeranno il quadro. "Ciononostante, confermiamo per ora la previsione di un livello terminale del 4% per il tasso sui depositi presso la BCE", si legge nel report.