(Teleborsa) - ''Lo stop alla rateizzazione del debito, evidenziato dalla prima presidente Margherita Cassano, rischia di mettere in ginocchio migliaia di contribuenti e aziende, riportando il Paese a un sistema fiscale rigido e punitivo, che in passato ha generato più danni che benefici. Questo pronunciamento della Cassazione arriva nello stesso momento in cui la Corte Europea dei Diritti Umani ha contestato all'Italia i superpoteri di Entrate e Guardia di Finanza sulle verifiche fiscali". È quanto sottolinea
Federcontribuenti esprimendo forte preoccupazione per la recente
presa di posizione della Corte di Cassazione sulle sanatorie fiscali. Per il
presidente di Federcontribuenti Marco Paccagnella quanto affermato dalla Cassazione (''le sanatorie fiscali – scrive la Suprema Corte – possono sembrare una soluzione rapida per risolvere il contenzioso, ma ci sono rischi per l'equità e l'efficienza del sistema fiscale italiano'') ''è uno scenario allarmante, che – afferma
Paccagnella – pone un interrogativo cruciale: senza la possibilità di rateizzare, come potranno i contribuenti saldare i propri debiti? L'unica alternativa concreta sarebbe un'ondata di pignoramenti, con effetti devastanti sull'economia reale. Per chi non dispone di beni aggredibili, il rischio è quello di trasformare il sistema fiscale in un meccanismo inefficace, capace solo di generare insolvenze senza garantire un effettivo recupero delle somme dovute''.
Federcontribuenti avverte che questa strada potrebbe condurre a un ritorno alle maxi sanzioni, già sperimentate in passato da Equitalia con esiti disastrosi. ''Un approccio – secondo il
presidente di Federcontribuenti – che non farebbe altro che aggravare la situazione, innescando una spirale di debiti irrecuperabili e mettendo in difficoltà imprese e famiglie''. Se questa impostazione verrà confermata sottolinea l'associazione, ''si tornerà ai problemi dei primi anni 2000, quando un fisco punitivo e intransigente ha portato al collasso migliaia di attività economiche, con gravi ripercussioni sul tessuto produttivo e sociale del Paese''.
Per questo,
Federcontribuenti chiede un'immediata revisione di questa linea di condotta, ''affinché venga garantita una fiscalità equa e sostenibile, capace di conciliare il principio della legalità con la tutela di cittadini e imprese, evitando di compromettere ulteriormente la già fragile ripresa economica''.