(Teleborsa) - Ancora polemiche intorno alle
nomine del governo. Nel
Consiglio dei Ministri convocato ieri che ha approvato lo stato di emergenza per l'Emilia Romagna era attesa infatti anche la scelta del nuovo
capo della
Guardia di Finanza che però non è arrivata. Riunione dove è arrivata invece la decisione di far decadere gli attuali vertici di
Inps e
Inail, Pasquale Tridico e Franco Bettoni, oltre al commissariamento nelle more della revisione della governance dei due istituti. Via libera anche a un decreto legge che consentirà a Giorgia Meloni di nominare un nuovo amministratore delegato alla Rai.
Quanto agli enti previdenziali, nel decreto approvato dal Cdm è prevista la
revisione della
governance, con l'abolizione della figura del
vicepresidente e una modifica della
disciplina del direttore generale, che sarà in carica per 4 anni. Come si legge nel comunicato finale, in via di prima applicazione, al fine di procedere agli adeguamenti dei regolamenti organizzativi e interni degli enti, si prevede che entro 10 giorni dall'entrata in vigore del decreto-legge sia nominato un
Commissario straordinario, con la conseguente decadenza dei presidenti, dei vicepresidenti e dei consigli di amministrazione.
Come spiega il comunicato di Palazzo Chigi, "in relazione alla governance degli enti previdenziali pubblici, si abolisce la figura del Vicepresidente, si prevede una modifica dei poteri del Presidente, che propone la nomina del
Direttore generale (prima appannaggio del consiglio di amministrazione) e si prevede una modifica della disciplina del Direttore generale, stabilendo che lo stesso sia nominato dal c.d.a. su proposta del Presidente, duri in carica 4 anni (in allineamento con tutti gli altri organi, anziché 5) e sia scelto con procedura comparativa di interpello, come per i
dirigenti della
pubblica amministrazione, anziché tra i dirigenti interni o tra gli esperti della materia".
"In via di prima applicazione - prevede ancora la norma -, al fine di procedere agli adeguamenti dei regolamenti organizzativi e interni degli enti, si prevede che entro 10 giorni dall'entrata in vigore del decreto-legge sia nominato un Commissario straordinario, con la conseguente decadenza dei presidenti, dei vicepresidenti e dei consigli di amministrazione".
"Per le
fondazioni lirico-sinfoniche, si prevede il divieto di ricevere incarichi, cariche e collaborazioni per coloro che hanno compiuto il 70esimo anno di età. Il
Sovrintendente delle medesime fondazioni cessa in ogni caso dalla carica al 70mo anno di età; i Sovrintendenti attualmente in carica, che hanno compiuto i 70 anni di età alla data di entrata in vigore del decreto, cessano l'incarico a decorrere dal 10 giugno 2023", prosegue Palazzo Chigi in una nota che spiega il dl che riforma la governance degli enti previdenziali pubblici, delle fondazioni lirico-sinfoniche e delle società quotate. Il decreto dovrebbe incidere anche sulle decisioni sulla
Rai e sul futuro dell'attuale amministrazione delegato
Carlo Fuortes.Infine il Consiglio dei Ministri ha disposto la proroga di 10 anni "del termine di presentazione della domanda per la concessione del
titolo onorifico previste a favore delle vittime delle
foibe, dell'esodo giuliano-dalmata, delle vicende del confine orientale e concessione di un riconoscimento ai congiunti degli infoibati".