(Teleborsa) -
Cresce a maggio il saldo commerciale dell'Italia con i paesi extra Ue27 che risulta positivo per
4.473 milioni di euro (era -258 milioni a maggio 2022).
Si riduce il deficit energetico (-4.828 milioni) rispetto a un anno prima (-8.289 milioni) ed
aumenta l’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici da 8.031 milioni di maggio 2022 a 9.300 milioni di maggio 2023.
A maggio 2023 si stima, per l’interscambio commerciale con i paesi extra Ue27, un aumento congiunturale per le
esportazioni (+1,2%) e una diminuzione per le
importazioni (-4,6%).
? L’incremento su base mensile dell’export è dovuto alle maggiori vendite di beni di consumo durevoli (+7,0%) e non durevoli (+3,4%) e beni intermedi (+3,3%); diminuiscono, invece, le esportazioni di energia (-9,2%) e beni strumentali (-1,8%). La flessione congiunturale dell’import è quasi totalmente spiegata dalla contrazione degli acquisti di energia (-17,7%).
Nel trimestre marzo-maggio 2023, rispetto al trimestre precedente,
l’export si riduce del 4,2%; la flessione riguarda tutti i raggruppamenti, a esclusione di beni strumentali (+3,6%), ed è più ampia per energia (-17,8%) e beni di consumo non durevoli (-9,0%). Nello stesso periodo,
l’import diminuisce del 9,6%; anche in questo caso, la flessione è diffusa a tutti i raggruppamenti, a esclusione di beni strumentali (+2,3%), ed è più marcata per energia (-24,4%) e beni di consumo non durevoli (-5,1%).
Su base annua, si registra una
crescita dell’export del 4,1% (da -4,9% di aprile), spiegata dalle maggiori vendite di beni strumentali (+16,0%) e beni di consumo non durevoli (+7,2%).
L’import registra una flessione tendenziale del 13,8%, dovuta principalmente alla riduzione degli acquisti di energia (-42,7%).
Si registrano aumenti su base annua delle
esportazioni verso quasi tutti i principali paesi partner extra Ue27: i più ampi riguardano paesi
OPEC (+28,8%),
Cina (+14,8%) e
Giappone (+14,7%). Flettono, invece, le vendite verso gli Stati Uniti (-5,8%).
Le importazioni dalla Russia si riducono dell’86,5% su base annua. Ampie contrazioni – superiori alla media delle importazioni dai paesi extra Ue27 – si rilevano anche per gli acquisti da paesi OPEC (-24,3%) e paesi MERCOSUR (-20,2%). Per contro, aumentano le importazioni da Svizzera (+28,7%), India (+13,2%), Stati Uniti (+7,7%) e Turchia (+4,6%).