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PIL Italia, preoccupa il calo nel secondo trimestre: aumentano i timori per recessione tecnica

Economia
PIL Italia, preoccupa il calo nel secondo trimestre: aumentano i timori per recessione tecnica
(Teleborsa) - Secondo i dati resi noti oggi dall'Istat, il PIL nel secondo trimestre 2023 cala dello 0,4% sul trimestre precedente e sale dello 0,4% su base annua.

"Doccia fredda per l’Italia con la lettura della crescita del PIL su base trimestrale nel secondo trimestre al -0,4%. Questo dato è persino peggiore rispetto alla lettura preliminare, che era già negativa al -0,3%. I rallentamenti economici che stanno interessando diversi paesi europei stanno evidentemente avendo impatti anche sull'Italia", ha commentato Gabriel Debach, market analyst di eToro. "La crescita economica italiana nel secondo trimestre, misurata su base trimestrale, è tra le più basse in Europa, superando solo Polonia, Svezia e Austria. Nonostante non ci troviamo in una recessione tecnica, molti osservatori stanno iniziando a preoccuparsi della situazione economica italiana", ha aggiunto.


Debach ha spiegato che "l'andamento economico dell'Italia con una diminuzione in tutti gli aggregati di domanda, ad eccezione delle scorte, è sicuramente motivo di preoccupazione. La Banca Centrale Europea (BCE) si trova in una situazione incerta, indecisa se procedere con nuovi aumenti dei tassi di interesse o no. Questa incertezza potrebbe avere un impatto significativo sull'economia italiana. Le opportunità offerte dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) sono sicuramente importanti, ma è difficile prevedere se saranno sufficienti a risolvere le sfide economiche dell'Italia nel breve periodo".

"L’economia italiana rallenta più del previsto. La conferma, come purtroppo ci aspettavamo, arriva dai dati Istat che evidenziano come il rialzo delle previsioni di crescita per il 2023, apportate dalle organizzazioni internazionali negli scorsi mesi, sia stato troppo frettoloso. La stima più plausibile per l’intero anno in corso ci sembra 0,7%, visto che il secondo semestre non è cominciato sotto i migliori auspici: per il terzo e quarto trimestre valutiamo, infatti, in media una crescita nulla". Così, in una nota, Confesercenti.

Anche per Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori, si tratta di un “calo allarmante". "Il rischio di una recessione tecnica è alle porte – ha aggiunto –. Se ci salveremo e non varcheremo quel tunnel sarà solo perché nel terzo trimestre le vacanze degli italiani faranno da volano alla ripresa dei servizi". "Il dato più preoccupante è la variazione nulla della spesa delle famiglie residenti, un indicatore evidente della difficoltà delle famiglie di arrivare a fine mese e un segno premonitore del pericolo di finire in una fase di stagflazione – ha sottolineato Dona –. Bisogna mettere in campo misure urgenti per ridare capacità di spesa agli italiani. Non basta certo confermare il taglio del cuneo fiscale. Serve molto di più".

"Quasi 10 eventi estremi al giorno, fra grandinate, nubifragi e alluvioni, hanno tagliato le produzioni agricole della fattoria Italia nel secondo trimestre dell’anno". È quanto afferma la Coldiretti sulla base dei dati Eswd (European Severe Weather Database) in riferimento ai conti economici trimestrali dell’Istat. "L’agricoltura è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici che – evidenzia la Coldiretti – sconvolgono le campagne dove si registra un taglio del 10% della produzione di grano mentre il raccolto di miele è sceso del 70% rispetto allo scorso anno".
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