(Teleborsa) - "La storia recente suggerisce che è improbabile che gli
shock geopolitici da soli causino una crisi sistemica, ma gli ultimi sviluppi richiedono una maggiore vigilanza". È quanto segnala un'analisi della
Banca Centrale Europea sul rischio geopolitico e suo impatto sulla stabilità finanziaria dell’area euro. Lo studio sottolinea che i principali eventi di rischio geopolitico degli ultimi decenni – ad esempio gli attacchi dell’11 settembre – non hanno innescato immediatamente crisi finanziarie ma nell'attuale contesto gli shock geopolitici possono fungere da fattore scatenante per il
disagio sistemico se interagiscono con vulnerabilità preesistenti. "In particolare – hanno evidenziato gli economisti della BCE –, l’i
nstabilità finanziaria potrebbe verificarsi qualora si materializzasse una combinazione di diversi fattori, quali uno shock molto ampio, altre fonti di amplificazione e un forte contagio".
Lo studio conferma che il
rischio geopolitico può avere implicazioni negative per la resilienza delle
istituzioni finanziarie. In particolare il rischio geopolitico potrebbe comportare, tra le altre cose, notevoli deflussi e rendimenti in calo dai fondi di investimento. Allo stesso modo, il rischio geopolitico potrebbe portare al calo dei prezzi delle
azioni bancarie, all’ampliamento degli
spread dei CDS e a maggiori costi di finanziamento e necessità di accantonamento per le banche, che a loro volta peserebbero sulla loro redditività.
Il suggerimento alle
autorità politiche è di monitorare il rischio geopolitico e valutarne le possibili conseguenze per la stabilità finanziaria. "La valutazione di questi rischi consentirà alle autorità politiche di migliorare la loro capacità di identificare le vulnerabilità, comprendere meglio come gli eventi geopolitici potrebbero propagarsi attraverso il sistema finanziario ed elaborare in anticipo possibili risposte politiche. Ciò faciliterebbe una risposta politica rapida e coordinata quando necessario e rafforzerebbe la resilienza complessiva del sistema finanziario".
Per le
istituzioni finanziarie invece l'indicazione è di "applicare una combinazione di strategie di gestione del rischio e diversificazione del business per
affrontare il rischio geopolitico". In primo luogo, gli istituti dovrebbero disporre di una "solida adeguatezza patrimoniale" e di un "quadro di gestione della liquidità" per resistere agli shock, compresi quelli derivanti da possibili eventi di rischio geopolitico. Inoltre dovrebbero dotarsi di team dedicati o utilizzare servizi specializzati per monitorare continuamente gli sviluppi geopolitici. "Infine – è l'avviso finale degli esperti della BCE –, gli istituti finanziari dovrebbero sviluppare solidi piani di emergenza in modo da poter rispondere rapidamente a eventi imprevisti e ridurre al minimo le interruzioni delle loro operazioni".