(Teleborsa) -
Finale d’anno con il ‘pienone’ per il turismo: per l’ultimo week end del 2023 le strutture ricettive italiane si avviano a ospitare
4,1 milioni di presenze nelle notti del 30 e del 31 dicembre, con l’89% delle stanze disponibili già riservate. E con le prenotazioni last minute, in alcune località si potrebbe arrivare al sold out.
La stima arriva dal Centro Studi Turistici di Firenze per
Assoturismo Confesercenti, a partire dall’analisi sulla disponibilità dell’offerta ricettiva nelle piattaforme online nel weekend del 30-31 dicembre.
Previsioni positive, dunque, per le due notti finali dell’anno, che si estendono anche ai primi giorni del 2024: tra Capodanno e l’Epifania, infatti, il sistema ricettivo italiano dovrebbe registrare 12 milioni di presenze complessive.
A registrare il maggiore aumento di prenotazioni
le località di montagna, soprattutto quelle dell’arco alpino, con tassi medi di saturazione saliti al 94%. Valori elevati risultano anche per le località dei laghi, dove l’occupazione media è del 91%. Tendenze simili per le località termali e della campagna/collina, con una occupazione rispettivamente del 90% e del 91%.
Le strutture delle città d’arte si fermano invece all’89%, ma come sempre saranno affollate soprattutto da turisti stranieri. Valori al di sotto della media, invece, per le strutture delle località marine. I
l tasso di occupazione più elevato è stato registrato per le strutture attive nelle regioni del Nord Est e del Nord Ovest, rispettivamente del 92% e del 93%. Le regioni del Centro si attestano all’89% e quelle del Sud e Isole scendono invece al 76%.
Con le ultime partenze salgono a quasi 6 milioni gli italiani in vacanza a Capodanno per trascorrere almeno un giorno fuori casa durante le feste di fine anno, stima Coldiretti in occasione del week end che dà il via al “
mini esodo” di quanti si metteranno in viaggio per raggiungere le località dove trascorrere la notte del 31 dicembre. Per le vacanze nelle festività si registra un deciso orientamento a rimanere in Italia, scelta quest’anno come meta dal 75% dei vacanzieri, secondo Coldiretti/Ixe’. Ma c’è anche un 19% che ha scelto di recarsi in un Paese europeo ed un 6% che ha optato per mete extracomunitarie nonostante le preoccupazioni legate alle tensioni internazionali e al rischio terrorismo.
La durata media della vacanza è di 5 giorni e sul podio delle destinazioni salgono le città e le località d’arte con il 49% seguite dalla montagna con il 27% mentre il resto si divide tra campagna, piccoli borghi, mare e terme. L’alloggio più gettonato sono le case di parenti e amici, dove passerà le vacanze oltre un italiano su 3 (35%), più un 6% che userà le seconde case di proprietà, coniugando convivialità e risparmio, mentre al secondo posto ci sono a pari merito alberghi e appartamenti in affitto, anche se tengono le formule alternative come bed and breakfast e agriturismi.
In crescita rispetto allo scorso anno la spesa media che sarà di 604 euro per persona con un aumento del 5%, seppur con una forte polarizzazione tra una metà dei vacanzieri (48%) che si terrà sotto i
250 euro e un 15% che ne spenderà oltre 1000, secondo Coldiretti/Ixe’