(Teleborsa) - Il ministro dell'Economia,
Giancarlo Giorgetti, ha ribadito che il quadro macroeconomico e di finanza pubblica della Nota di aggiornamento "è improntato alla responsabilità di una
prudenza realista che ha contraddistinto gli interventi adottati nel corso del primo anno di mandato del Governo". "Le
esigenze e gli
scenari che abbiamo dovuto fronteggiare finora hanno richiesto di compiere scelte molto difficili", ha aggiunto il ministro, "sempre finalizzate ad assicurare condizioni adeguate a promuovere una
crescita sostenibile e duratura della nostra economia".
Alla luce delle le regole del
Patto di stabilità europeo "il ferreo controllo della spesa è un imperativo non più eludibile", ha ricordato Giorgetti nel corso dell'audizione sulla Nadef alle commissioni bilancio di Senato e Camera.
Il ministro ha comunque confermato che "la proroga per il 2024 della riduzione del
cuneo fiscale, che assorbirà di fatto le risorse rese disponibili dallo scostamento di bilancio per
interventi discrezionali, è un intervento che riteniamo doveroso, anche alla luce dei recenti dati Istat, che mostrano il peggioramento delle condizioni economiche di alcune fasce della popolazione". "La proroga – ha aggiunto – rappresenta quindi un valido sostegno ai redditi e ai consumi delle famiglie con redditi più bassi, che potrù anche contribuire al contenimento delle aspettative di inflazione".
La
manovra consentirà, ha proseguito, "l'attuazione della prima fase della riforma fiscale delineata nella legge delega approvata nel corso dell'estate, che il Governo intende mettere in atto nel corso della Legislatura". "La riduzione a tre
aliquote dell'imposta sulle
persone fisiche – ha spiegato il Ministro – determinerà un alleggerimento della pressione fiscale in favore delle famiglie, che potranno beneficiare di un maggior
reddito disponibile". Nell'ambito della riforma "saranno inoltre previste misure che, al fine di affrontare il problema della denatalità, forniscano un sostegno in favore delle famiglie, con redditi medi e bassi, che abbiano più di due figli".
Solo dopo la manovra, invece, "potrà essere definito e quantificato il livello, in rapporto al
PIL, della
spesa sanitaria e potranno essere effettuati in maniera compiuta i confronti con i passati esercizi finanziari". "Con riferimento all'ampio dibattito mediatico di questi ultimi giorni, che evidentemente non coglie, o meglio ignora, il significato contabile del concetto di legislazione vigente – ha affermato –, sottolineo che tale andamento non ricomprende, al netto della
indennità di
vacanza contrattuale, gli oneri del rinnovo contrattuale relativo al triennio 2022-2024. Il parametro di riferimento per il
rinnovo, così come per gli altri comparti del pubblico impiego, sarà definito nella prossima legge di bilancio nell'ambito degli spazi compatibili con i
saldi programmatici della
NADEF".
"La sostenibilità del
debito pubblico rappresenta la sfida più importante che il Paese è chiamato ad affrontare, in considerazione della particolare attenzione riservata dalle nuove regole di bilancio europee e, soprattutto, per rafforzare la fiducia degli investitori", ha poi dichiarato il ministro. "La riduzione dello
stock finora accumulato è uno degli obiettivi del Governo, che deve però essere contemperato con le esigenze allocative e redistributive del bilancio. Riuscire a trovare un efficace
punto di equilibrio – ha aggiunto il Ministro – tra quelli che possono sembrare obiettivi antitetici è l'unico modo per migliorare le prospettive di crescita e, pertanto, stabilizzare le aspettative dei mercati".