(Teleborsa) -
SIMEST, società del Gruppo CDP focalizzata sulla crescita internazionale delle imprese italiane, annuncia
l'operatività del portale per la richiesta dei
contributi a fondo perduto riservati alle
imprese esportatrici colpite dalla recente alluvione che ha colpito Emilia-Romagna e territori limitrofi. La piattaforma è accessibile dalle ore 9 di stamattina. Le risorse, che ammontano a
300 milioni di euro, sono gestiti da SIMEST per conto del Ministero degli Esteri (MAECI).
Le domande, destinate ai
ristori per danni materiali subiti su beni mobili ed immobili (es. fabbricati, attrezzature, macchinari, impianti, automezzi e scorte), possono essere presentate direttamente sul portale accessibile dal sitosimest.it. Possono accedervi
micro, piccole e medie imprese e Mid-Cap con sede operativa o unità locali nei comuni e nelle frazioni colpite dall’alluvione, che abbiano registrato nell’ultimo esercizio disponibile un
fatturato export del 10%.Dei 300 milioni di euro complessivi: una quota fino a 30 milioni di euro è riservata alle Micro e Piccole imprese; una quota fino a 180 milioni di euro è riservata alle PMI (incluse le Micro e Piccole imprese); una quota fino a 90 milioni di euro alle Mid Cap (un numero di dipendenti oltre le 250 unità e fino a 1.500). Ciascuna impresa potrà richiedere un importo massimo fino a 1,5 milioni di euro. I contributi saranno erogati secondo l’ordine cronologico di presentazione delle domande.
Contemporaneamente ai ristori,
SIMEST dà avvio, per le imprese dei territori colpiti, a una
sospensione fino al 31 dicembre 2023 dei pagamenti in quota capitale e interessi dei finanziamenti concessi a valere sul Fondo 394 e sulla misura PNRR-Fondo 394. Per accedere alla sospensione è necessario inviare a SIMEST la domanda entro l’8 agosto 2023.
Per le aziende colpite dall’alluvione, SIMEST ha previsto anche la
concessione di finanziamenti agevolati per 400 milioni di euro a valere sul
Fondo 394/81 gestito per conto della Farnesina. La misura – operativa nelle prossime settimane - sarà accessibile non solo alle imprese esportatrici ma – per la prima volta – anche
a tutte le aziende della filiera produttiva locale.