(Teleborsa) -
L’Antitrust ha annunciato l'avvio di
un’istruttoria nei confronti di Eni Plenitude Società Benefit, per possibile
pratica commerciale scorretta.
Il procedimento - spiega l'AGCM - riguarda le
modalità adottate dalla società
per comunicare il rinnovo delle condizioni economiche di fornitura e la mancata adozione di misure per gestire le comunicazioni non andate a buon fine. Nel periodo maggio-settembre 2024, infatti, numerosi consumatori hanno segnalato all’Autorità di aver subito il
rinnovo delle condizioni economiche di fornitura delle offerte di luce e gas,
senza ricevere la preventiva comunicazione da parte della società. Eni Plenitude, infatti, nonostante un numero rilevante di comunicazioni inviate
non risulti essere
andato a buon fine, avrebbe comunque proceduto al rinnovo delle condizioni economiche di fornitura,
precludendo agli utenti l’esercizio del
diritto di recesso.
"Dalle grandi aziende è
lecito aspettarsi una comunicazione ipertrasparente nei confronti dei consumatori che tolga ogni dubbio sulla volontà del cliente di rimanere tale. La soddisfazione del consumatore deve guidare ogni scelta", afferma Massimiliano Dona, presidente dell'
Unione Nazionale Consumatori, ricordando di aver già chiesto al legislatore ed all'Arera di
"togliere il silenzio assenso rispetto a questo tipo di comunicazioni", per le quali, invece, "serve un consenso espresso da parte del cliente".
"Il recesso è un diritto dei consumatori che deve essere sempre fatto valere", concorda il
Codacons, aggiungendo "se al termine del procedimento saranno riscontrate irregolarità, chiederemo a Eni Plenitude di
aprire un tavolo con le associazioni dei consumatori per studiare le possibili forme di indennizzo in favore dei clienti coinvolti, anche sotto forma di sconti sulle bollette".
Dal canto suo,
Plenitude si dice "
convinta della correttezza del proprio operato nei confronti dei clienti e collaborerà con l’Autorità per dimostrarlo nelle sedi opportune".