(Teleborsa) -
Sia per Plenitude che per Enilive,
Eni "
prevede di continuare a ricevere manifestazioni di interesse", ed è probabile che Eni accoglierà anche per Plenitude, come fatto per Enilive, investimenti esterni fino a un livello di partecipazione di circa il 30%. È quanto emerge dal
nuovo piano al 2028.
L'ingresso nel 2024 di nuove forme di capitale in questi business, a supporto della loro crescita, ha "
confermato il valore significativo che Eni sta creando con essi", viene sottolineato. I business di Eni legati alla transizione hanno non soltanto un loro valore di mercato, ma contribuiscono altresì alla diversificazione e resilienza a livello di gruppo generando utili e i flussi di cassa crescenti.
La capacità installata di energia rinnovabile di
Plenitude è prevista crescere di circa 4 volte, fino a 15GW, entro il 2030. Tale crescita consentirà di quasi raddoppiare l'
EBITDA entro il 2028, fino a 1,9 miliardi di euro, livello che crescerà ulteriormente fino a oltre 2,5 miliardi di euro entro il 2030. Si prevede che il ROACE a medio termine si attesterà intorno al 10%.
L'obiettivo di oltre 5 milioni di tonnellate di capacità di produzione di biocarburanti entro il 2030 e l'opzionalità per la produzione di SAF di oltre 2 milioni di tonnellate sono confermati. Si prevede che
Enilive aumenterà l'
EBITDA a 2,5 miliardi di euro entro il 2028 e che più che triplicherà il risultato del 2024, raggiungendo 3 miliardi di euro entro il 2030. Enilive è nella posizione di generare un ROACE superiore al 15%.