(Teleborsa) -
Frena bruscamente il settore dei servizi dell'Eurozona ad agosto 2023, gelando
l'economia europea nel suo complesso, che
cade in recessione. L'indice dei direttori d'acquisto delle
attività terziarie nella Zona Euro si è attestato infatti a
47,9 punti dai 50,9 precedenti, scivolando al di sotto della soglia critica die 50, spartiacque fra crescita e contrazione, e risultando
inferiore ai 48,3 attesi dagli analisri.
Nello stesso periodo il
PMI Composite viene indicato in calo a
46,7 punti dai 48,6 punti precedenti e rispetto ai
47 della attesi dagli analisti.
Per quanto riguarda le economie più importanti dell'Area Euro,
l'Italia vede scendere il PMI composito a 48,2 punti da 48,9 dopo che il PMI dei servizi è sceso a quota 49,8 da 51,5 (era atteso a 50,2).
In Francia, il PMI composito scende a 46 punti da 46,6 e quello del terziario a 46 da 47,1 (contro attese per 46,7).
La Germania vede scendere il PMI composito a 44,6 punti da 48,5 ed il PMI servizi a 47,3 da 52,3 (in linea con il consensus). Infine,
la Spagna vede un calo del PMI servizi a 49,3 punti da 52,8 e rispetto ad attese per 51,5.
"Nella prima parte dell’anno l’eurozona non è scivolata in recessione, ma questa seconda metà presenterà maggiori sfide. E questo è altamente probabile, visto che l’andamento del settore terziario che fungeva da stabilizzatore comincia a pesare sull’economia mentre il manifatturiero non ha ancora ricominciato a tirarsi su", afferma
Cyrus de la Rubia, Chief Economist presso la Hamburg Commercial Bank, aggiungendo "I numeri deludenti hanno contribuito a correggere al ribasso le nostre
previsioni in tempo reale del PIL che, per il terzo trimestre,
si attestano ora su -0.1%".
"Tra i paesi dell’eurozona, il
rallentamento proviene principalmente
dalla Germania e dalla Francia - prosegue l'esperto - dove l’attività del settore terziario ha indicato il più rapido deterioramento nel corso di quest’anno. Italia e Spagna, invece, hanno registrato contrazioni relativamente lievi in agosto. A giudicare da quanto è accaduto in Germania e Francia, sembra tuttavia che
l'Italia e la Spagna non saranno in grado di schivare un declino del settore terziario più severo.”
(Foto: Mika Baumeister on Unsplash)