Facebook Pixel
Milano 18-ott
35.204 +0,47%
Nasdaq 18-ott
20.324 +0,66%
Dow Jones 18-ott
43.276 +0,09%
Londra 18-ott
8.358 -0,32%
Francoforte 18-ott
19.657 +0,38%

Inflazione, profitti imprese nel mirino della BCE

Economia
Inflazione, profitti imprese nel mirino della BCE
(Teleborsa) - Margini di profitto delle imprese sotto la lente della Banca Centrale Europea. In un'analisi anticipata dal suo bollettino economico, che, fatto inconsueto, verrà pubblicato nella sua integralità solo nel pomeriggio di oggi, intorno alle 16,00, l' istituzione monetaria rileva che i margini unitari delle imprese hanno registrato una forte crescita negli ultimi trimestri e che questo ha anche avuto "contributi visibili alle pressioni inflazionistiche nell'eurozona". In pratica, a fronte dei forti rincari dei costi dei mesi passati, in parte derivanti dagli aumenti dei prezzi dell'energia, invece che assorbire almeno in parte questi aumenti sfruttando i margini, secondo la BCE molte imprese hanno continuato ad alzare i prezzi e in questo modo hanno visto parallelamente e costantemente aumentare anche i loro profitti.



Più in avanti la Bce si attende che questa tendenza si affievolisca e che i margini inizino ad essere utilizzati per assorbire parte dei rincari. Inoltre rileva che gli effetti delle problematiche sugli approvvigionamenti e del rimbalzo di domanda seguito al venir meno delle restrizioni imposte con il Covid si sta riassorbendo. E questo dovrebbe, combinato con la stretta monetaria impartita dalla stessa istituzione, aumentare le pressioni sulle aziende per assorbire i rincari dei costi unitari.

I forti rincari dell'energia e le strozzature nelle catene di approvvigionamenti hanno favorito una elevata inflazione dell'eurozona e allargato i differenziali sulle dinamiche di aumento dei prezzi tra i paesi dell'area euro. La Bce rileva come nel maggio del 2023 l'inflazione a livello nazionale nell'eurozona ha spaziato tra il 2% del Lussemburgo al 12,3% di Lettonia e Slovacchia, salendo a livelli che non hanno precedenti nelle serie storiche dell'area euro (in media nell'area a maggio si è moderata al 6,1%, in Italia ha segnato 8%). Ad oggi, secondo l'istituzione "i cambiamenti nella competitività dei prezzi sembrano non avere né aggravato né ulteriormente attenuato gli squilibri interni". Non è chiaro se il processo di aggiustamento che era in corso prima delle restrizioni imposte a motivo del Covid riprenderà. Ad ogni modo secondo la Bce per assicurare un aggiustamento sostenibile sono necessari ulteriori adattamenti dei prezzi relativi. E per i paesi con elevati squilibri esterni questo richiede miglioramenti della competitività, tramite o una minore crescita del costo del lavoro unitario, o una minore crescita dei profitti unitari.
Condividi
```