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Inflazione, Schnabel: monitorare rischi e se necessario agire

Finora nessuna indicazione di spirale prezzi-salari

Economia
Inflazione, Schnabel: monitorare rischi e se necessario agire
(Teleborsa) - Nell'area euro vi sono "rischi al rialzo sulle prospettive di inflazione", dovuti sia a fattori congiunturali causati dalla crisi da lockdown e misure anti Covid, sia a "sviluppi strutturali". Lo ha affermato Isabel Schnabel, componente del Comitato esecutivo della Bce intervenendo a un convegno su finanza e prospettive di inflazione nell'area euro, organizzato dal gruppo parlamentare del Spd.



Servirà "un attento monitoraggio" di questi rischi e "se necessario per garantire la stabilità dei prezzi, delle contromisure di politica monetaria", ha detto.

Finora nell'area euro non si ravvisa "nessuna indicazione di aspettative di inflazione disancorate" dall'obiettivo di stabilità dei prezzi della BCE - queste ultime puntano ad una inflazione al 2% sul medio termine - nè dell'innesco di "una spirale prezzi-salari".

Intervistata nelle scorse ore dal Financial Times, la Schnabel aveva detto che per la BCE è tempo per la di "iniziare a pensare a una normalizzazione della politica monetaria", dato che le (brutte) sorprese riservate dall'inflazione negli ultimi mesi fanno presagire che resterà alta più a lungo del previsto. Secondo Schnabel nell'area euro "sta diventando sempre sempre più probabile che l'inflazione si stabilizzi attorno al nostro obiettivo del 2% sul medio termine. Questo significa che dobbiamo iniziare a pensare ad una graduale normalizzazione della nostra policy. Su questo ci sono due tipi di rischi: quello di agire troppo presto e quello di farlo troppo tardi, dobbiamo trovare il giusto bilanciamento".

L'economista tedesca ha anche fornito un buon numero di spunti su diversi aspetti chiave, che la politica monetaria è ora chiamata ad affrontare.

Parlando di quanto a lungo dureranno le operazioni di rinnovo del gigantesco ammontare di titoli accumulati negli anni passati e in questa crisi recente, Schnabel ha ribadito che già a dicembre si è deciso di estendere almeno fino a fine 2024 il rinnovo dei titoli accumulati con il Pepp e che ad oggi non sono state prese decisioni sul rinnovo del portafogli del mega programma App.


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