(Teleborsa) - Il
nuovo contratto della Scuola dispone una maggiore
tutela per gli insegnanti ed ATA "genitori", con figli al di sotto dei 12 anni, per i quali non è previsto
alcun vincolo ai trasferimenti, è permessa la richiesta di
congedi parentali anche a ridosso della fruizione e sono previsti
3 giorni di permesso retribuito all'anno. Il nuovo contratto di
Istruzione, Ricerca e Università 2019-21 infatti ha portato benefici non indifferenti ai lavoratori genitori di figli adolescenti o in tenera età: si potrà godere del
trasferimento di sede o dell’assegnazione provvisoria senza vincoli, anche nel caso si fosse fra i neo immessi in ruolo; prevista una sensibile
riduzione del periodo di preavviso per la richiesta di un congedo parentale (da 15 a soli 5 giorni); possibile utilizzare nel corso dell’anno scolastico i
tre giorni di permesso retribuito per motivi personali o familiari, da documentare anche tramite autocertificazione, ottenuti grazie all’azione caparbia dell’Anief in sede di contrattazione all’Aran.
"A chi sostiene che si tratta di opportunità minimali, ricordiamo che non è così, semplicemente perché finora nei contratti collettivi nazionali di Istruzione, Università e Ricerca questi tipi i diritti non erano contemplati", afferma
Marcello Pacifico, Presidente del giovane sindacato
Anief, agigungendo "sapere che d’ora in poi un genitore può contare sulla possibilità di usufruire del concedo parentale a ridosso dello stesso e che può annualmente ricongiungersi al figlio con meno di 12 anni, partecipando alla mobilità, oltre che accudirlo o accompagnarlo per tre volte l’anno senza perdere un euro, è un risultato non da poco".