(Teleborsa) - L’
ondata di calore che sta colpendo l’Italia ha fatto schizzare in alto il
fabbisogno energetico con i
consumi elettrici che solo volati verso il record storico del 2023 e avvicinandosi al record storico di tutti i tempi. Alle 14.45 di ieri infatti la rete gestita da Terna, la società che gestisce le reti elettriche italiane, ha registrato un consumo di
57,85 GW, leggermente inferiore alle previsioni che invece superavano quota 58 GW.
Ci si è avvicinati, ma senza superarlo, al
massimo storico del
luglio 2015, quando i consumi raggiunsero i
60,5 GW, portati alle stelle dalla richieste di elettricità per alimentare i condizionatori e rinfrescare l’aria in case, uffici e negozi.
Una
progressione evidente durante le ore più calde quando si è superato il primato 2023 d 56,67 GW registrato lunedì. La piattaforma/app di Terna alle 14.00 di ieri segnava 57,21 GW e poi alle 14.15 un ulteriore crescita a 57.47 GW.
Bene il
fotovoltaico, che ha coperto 8,74 GW, poi l’
idroelettrico, con 6,15 GW (nonostante il biennio siccitoso 2021/2022), quindi l’autoconsumo a 6 GW, l’eolico a 1,73 GW (sotto un anticiclone subtropicale così forte i venti sono ridotti al minimo). Chiude il geotermico con 0,6 GW. Le
centrali termoelettriche hanno soddisfatto circa 28 GW.
L' impennata dei consumi è ovviamente causata dalla morsa di fuoco che ha attanagliato la Penisola per l'anticiclone africano. Per far fronte alla maggiore richiesta di
elettricità dovuta soprattutto all'utilizzo massiccio di
condizionatori, Terna sta monitorando costantemente la situazione, cercando di ottimizzare la distribuzione anche con l'obiettivo di evitare blackout.