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dl Agricoltura riceve via libera Consiglio dei Ministri: le principali misure

Dallo stop all'agrivoltaico al sostegno alle imprese e filiere in difficoltà

Agroalimentare, Economia
dl Agricoltura riceve via libera Consiglio dei Ministri: le principali misure
(Teleborsa) - Via libera del Consiglio dei Ministri al cosiddetto dl Agricoltura, contenente disposizioni urgenti per le imprese agricole, della pesca e dell'acquacoltura, nonché per le imprese di interesse strategico nazionale. Il Ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha illustrato in conferenza stampa le principali misure.

"Riportiamo una grande sintonia di azione del Governo, che su questo decreto vede diversi ministeri coinvolti, tra cui quello dell'Agricoltura e quello dell'Ambiente", ha dichiarato Lollobrigida, smentendo le voci di tensioni con il Ministro dell'Ambiente Pichetto e parlando di un decreto "importante", che "vede arrivare risposte a diverse emergenze emerse nel tempo".

"Negli ultimi mesi abbiamo riportato questo settore al centro della politica europea. - ha ricordato il titolare all'Agricoltura - Lo scorso 21-22 marzo l'agricoltura è tornata questione fondante dell'Ue, per garantire sicurezza alimentare e ambiente".

Fra le misure incluse nel decreto legge, risorse a sostegno delle imprese agricole operanti nella filiera del grano (20 milioni) ed a sostegno di quelle della pesca colpite dalla diffusione dl granchio blu (12 milioni). "Il decreto vuole evitare la desertificazione, per aiutare il mondo agricolo, colpito da diverse vicende esterne e interne", ha spiegato Lollobrigida.


Prevista anche la sospensione delle rate del mutuo per le imprese in difficoltà, che abbiamo riscontrato una riduzione del volume d’affari di almeno il 20%, sgravi alle imprese che hanno subito ripercussioni dalle alluvioni , indennizzi ai produttori di kiwi e lo stanziamento di altri 10 milioni per indennizzi contro i danni dalla peronospora..

Fra le misure ce n'è anche una (all'articolo 6) che ha provocato una serie di polemiche, che dispone lo stop al fotovoltaico sui terreni agricoli (agrivoltaico), mettendo a rischio, secondo molti, il raggiungimento dei target europei per le rinnovabili (50 GW al 2030). La norma, finalizzata all'aumento della produzione agricola, contro l'aumento delle importazioni, vieta l'istallazione di moduli per il fotovoltaico sui terreni agricoli, a meno che non consentano lo svolgimento dell'attività agricola nell'area sottostante.

"Le zone classificate agricole dai vigenti piani urbanistici - si legge nella bozza - sono aree non idonee all’installazione degli impianti fotovoltaici con moduli collocati a terra di cui all’articolo 6-bis, lettera b) del decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28. I procedimenti di autorizzazione in corso alla data di entrata in vigore del presente decreto sono conclusi ai sensi della normativa previgente".

Fra le norme include nel dl Agricoltura anche un rafforzamento delle sanzioni contro le pratiche sleali e un potenziamento del ruolo dell'Arma dei Carabinieri, mentre per quanto riguarda le guardie venatorie è prevista la possibilità di ampliare il ruolo di guardia venatoria alle associazioni venatorie legittimate allo svolgimento della vigilanza venatoria.

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