Facebook Pixel
Milano 17:35
34.699 0,00%
Nasdaq 18:10
20.137 +0,35%
Dow Jones 18:10
42.218 -0,70%
Londra 17:35
8.269 +0,13%
Francoforte 17:35
19.443 +0,34%

Salario minimo: confronto di oggi con le opposizioni si preannuncia muro contro muro

Elly Schlein, Giuseppe Conte, Carlo Calenda, Nicola Fratoianni, Angelo Bonelli e Riccardo Magi sono attesi a Palazzo Chigi

Economia, Politica
Salario minimo: confronto di oggi con le opposizioni si preannuncia muro contro muro
(Teleborsa) - Un confronto, quello di oggi sul salario minimo, che si preannuncia in salita. All'incontro a Palazzo Chigi saranno presenti i leader dell'opposizione Elly Schlein, Giuseppe Conte, Carlo Calenda, Nicola Fratoianni, Angelo Bonelli e Riccardo Magi mentre sarà assente Matteo Renzi dal momento che Italia viva è l'unico partito di minoranza che non ha sottoscritto la proposta unitaria su una paga minima oraria di 9 euro lordi. Le opposizioni metteranno sul tavolo la loro proposta unitaria che tiene insieme tetto minimo orario e contrattazione collettiva, per una paga non inferiore ai 9 euro all'ora, ma la presidente del consiglio Giorgia Meloni l'ha già bocciata, spiegando le ragioni del suo no nel collegamento social "Gli appunti di Giorgia". Parole che ieri hanno innescato la rivolta dei partiti di minoranza.

Per Meloni stabilendo per legge una cifra minima oraria di retribuzione per tutti si rischia di livellare al ribasso i salari che oggi superano la soglia minima. "Il salario minimo – secondo la premier – potrebbe rischiare di essere più basso del minimo contrattuale previsto e rischierebbe di diventare un parametro sostitutivo e non aggiuntivo peggiorando molto di più i salari rispetto a chi li migliora". In tale scenario Meloni si è detta pronta ad "aprire il confronto con le opposizioni" per capire se c'è "il margine di presentare insieme una proposta seria contro i salari bassi che possa fornire i parametri salariali per i lavoratori non coperti dalla contrattazione collettiva, che possa aumentare i controlli per contrastare il lavoro irregolare, i falsi contratti part time e altri reati del genere, e speriamo che su questo si possa arrivare a una risposta seria condivisa e che migliori complessivamente le condizioni dei lavoratori italiani e non migliori quelle di alcuni, peggiorando quelle di altri". In pratica – hanno attaccato ieri le opposizione – la decisione di Meloni è già presa ed il confronto è solo di facciata.

"Quella sul salario minimo non è una bandierina che sventoliamo ma un obiettivo concreto che riguarda la tutela di 4,5 milioni di lavoratori che sono sottopagati. È un principio di civiltà" ha detto il leader dei 5Stelle Giuseppe Conte confermando di vedere il vertice di oggi "in salita". Conte ha infatti sottolineato come sia stata la stessa premier Meloni ad aver definito il salario minimo uno slogan "dicendo inoltre falsità" che dimostrano che "non ha letto una riga della nostra proposta".

L'incontro di oggi tra il governo e le opposizioni sul salario minimo "lo abbiamo chiesto noi. La politica non è restare ognuno dalla parte della sua barricata" e dunque è importante "andare all'incontro con uno spirito costruttivo" ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda, escludendo che il vertice di oggi a Palazzo Chigi possa trasformarsi in una passerella. "Io - ha detto - non lo considero questo rischio: quando i politici dimostrano di sapersi sedere e discutere danno un buon esempio. Dopodiché il rischio che poi alla fine non si riesca ad uscire con una posizione unica è molto alto".

"Speriamo stia cambiando idea sulla nostra proposta – dice in un'intervista a La Stampa la segretaria del Pd, Elly Schlein –. Nel video dove ha parlato del tema, la premier dimostra di non aver letto la proposta. Che stabilisce due principi: rafforza la contrattazione collettiva e individua una soglia minima legale di 9 euro l'ora sotto la quale non si può andare". Per Schlein non c'è il rischio che il salario livelli le retribuzioni verso il basso. "Al contrario, le livella verso l'alto – commenta –. Perché allarga a tutti la retribuzione complessiva stabilita dai contratti collettivi stipulati dai sindacati comparativamente più rappresentativi". Il salario minimo – spiega la leader dem – è presente "in 22 Paesi su 27, come la Germania, dove l'ha introdotto, guarda un pò, Angela Merkel. Ha fatto registrare l'immediato innalzamento dei salari di circa il 15 per cento e la crescita dell'occupazione anche tra lavoratori meno qualificati. È necessario anche da noi, per contrastare quel lavoro povero che il governo continua a negare". Schlein spera "che quest'incontro non sia una presa in giro per 3,5 milioni di lavoratori poveri. Come opposizioni abbiamo lavorato insieme, siamo partiti da quattro proposte e arrivati a una condivisa. Mi sono spesa in prima persona per arrivare a una convergenza".
Condividi
```