(Teleborsa) -
Un'Europa "diversa" in grado di
rispondere alle grandi sfide globali con un approccio più
pragmatico verso i cittadini e meno ideologico. E' quanto auspicato dalla Presidente del Consiglio
Giorgia Meloni, in occasione del punto stampa a Bruxelles, al termine del Consiglio europeo.
Meloni ha esordito ricordando i temi all'ordine del giorno del Consiglio europeo, ricordando che ieri è stata la volta della
politica estera, che ha sostenuto una posizione comune, in particolar modo rispetto alla difficile situazione del
Libano. "Ho parlato questa mattina con la Presidente von der Layen della
situazione migratoria in generale", ha affermato la Presidente del Consiglio, sottolineando che la
diminuzione dei flussi degli irregolari "dimostra che il lavoro che abbiamo fatto p
orta pian piano dei risultati".
"Nella mattinata di oggi
Enrico Letta ha presentato i suo lavoro sul mercato unico", ha ricordato Meloni, dichiarando che "ci sono
spunti molto importanti, in particolare la necessità di rafforzare l'industria europea, tenendo anche conto della nostra vocazione manifatturiera, il riferimento all'autonomia strategica, con particolare riferimento all'energia ed alle reti-connessione con i Paesi terzi, c'è un riferimento che considero coraggioso sulla
natalità, che è forse la più grande sfida che l'Europa ha di fronte, se vogliamo mantenere il nostro sistema di welfare.
A tal proposito, la Presidente ha messo in luce il
dibattito sulle risorse necessarie ad affrontare queste grandi sfide. "C'è bisogno delle risorse", ha chiarito Meloni, ricordando "si sa qual è il
dibattito nell'Ue sul debito comune, proposta sostenuta dal governo italiano. Enrico Letta propone il questione della capacità di
mobilitare investimenti privati per fare in modo che tali capitali restino nel mercato europeo".
"
Questo è l'ultimo Consiglio europeo della legislatura. Quando di rincontreremo saremo in uno scenario diverso", ha dichiarato la Premier, facendo cenno alle ormai vicine elezioni per il Parlamento europeo.
"Nonostante il lavoro che abbiamo fatto in questo anno e mezzo, in cui abbiamo cercato di cambiare le priorità o il modo di vedere dell'Europa su alcune grandi materie - penso al tema della
migrazione e della
sostenibilità ambientale collegata alla
sostenibilità economica e sociale - spero che quando ci rincontreremo la prossima volta saremo davanti ad
un'Europa diversa, più capace di rispondere a queste grandi sfide", ha ricordato Meloni, citando anche le sfide della
politica estera, della
difesa dei confini, dell'
autonomia strategica e delle
catene di approvvigionamento.