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ARTE Generali, Sesana: "Proteggiamo le emozioni con Valore Cultura"

Presentato a Roma il rapporto "Quanto è (ri)conosciuta l’arte italiana all’estero" che spiega quanto è conosciuta e apprezzata l'arte italiana nel mondo

Assicurazioni, Cultura, Economia
ARTE Generali, Sesana: "Proteggiamo le emozioni con Valore Cultura"
(Teleborsa) - Generali Italia ha presentato oggi a Palazzo Bonaparte a Roma, il rapporto "Quanto è (ri)conosciuta l’arte italiana all’estero", a cura di Silvia Anna Barrilà, Franco Broccardi, Maria Adelaide Marchesoni, Marilena Pirrelli e Irene Sanesi, pubblicato dallo studio di professionisti per l’arte e la cultura BBS-Lombard con il sostegno di ARTE Generali.

Il rapporto analizza la visibilità dell’arte italiana contemporanea a livello internazionale, basata sulle interviste a 24 curatori italiani e una analisi condotta con l’intelligenza artificiale su oltre 230.000 artisti, 30.000 musei in 3.600 città. Al rapporto ha dato un contributo anche ARTE Generali, la piattaforma di servizi dedicata all’assicurazione delle opere d’arte, con un’analisi redatta grazie al supporto dei sistemi di Intelligenza Artificiale di Wondeur, suo partner esclusivo in Europa.

"È fondamentale sostenere l’arte contemporanea italiana e promuoverla a livello internazionale, soprattutto dopo le difficoltà causate a questo settore dalla pandemia", ha sottolineato il Ministro della Cultura Dario Franceschini, aggiungendo che "si tratta ora di fare un investimento strutturale".

"Come Partner di Vita delle persone e della comunità riconosciamo nel patrimonio culturale e artistico italiano un immenso valore, come elemento fondante dell’identità del Paese, come motore che genera emozioni capaci di unire le persone e come risorsa decisiva e strategica per i giovani e per le generazioni future", ha affermato Marco Sesana, Country Manager e Ceo di Generali Italia e Global Business Lines.

"Come confermano gli investimenti previsti dal PNRR, arte e cultura sono una risorsa decisiva e strategica per la ripresa. Per questo oggi siamo felici di contribuire a presentare questo il primo report nato con l’obiettivo di monitorare la visibilità degli artisti italiani contemporanei a livello internazionale e di mappare in quali contesti si muovono", ha spiegato Sesana, sottolineando "il nostro compito è quello di proteggere: proteggiamo le opere d’arte con Arte Generali, la business unit dedicata ai collezionisti d’arte e alle istituzioni museali a livello globale attraverso soluzioni assicurative; proteggiamo le emozioni, con Valore Cultura, il progetto di Generali Italia che si impegna a sostenere l’arte e la cultura per renderle accessibili a un pubblico sempre più ampio".


Il rapporto evidenzia che l’arte italiana è ben visibile: su 76 musei esteri esaminati è presente in 61 collezioni permanenti, ma sono 51 i nomi che ricorrono degli artisti nati dopo il 1960. Sono pochi i nomi su cui si concentra l’attenzione internazionale: a livello mediatico, su 5 milioni di articoli analizzati, gli artisti italiani rappresentano attualmente il 7% di visibilità e per i nati dopo il 1960 appenal’1,87%.

Guardando al valore economico, nei risultati d’asta trovano riscontro i maestri del Dopoguerra, mentre sono solo in dieci gli artisti riconosciuti dopo il 1960. Si parla di un fatturato complessivo di 1,7 milioni di sterline da Christie’s e 1,4 milioni da Sotheby’s. Guardando alle singole città, Milano è la più all’avanguardia dell’ecosistema italiano (gallerie, musei, centri culturali, fondazioni), ma al al top della classifica internazionale vi sono Parigi, Berlino e Los Angeles.

In questo quadro l'imperativo è quello di "fare sistema" per valorizzare maggiormente i giovani artisti contemporanei del nostro Paese. Per questo “Quanto è (ri)conosciuta l’arte contemporanea italiana all’estero” è da intendersi sia come il primo di molti passi futuri per la comprensione del sistema.

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