(Teleborsa) - Il 31 dicembre scorso, il
Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (Mase) ha pubblicato un avviso per finanziare progetti di ricerca, sviluppo e innovazione lungo l’intera catena del valore delle
materie prime critiche e strategiche, dall’estrazione alla trasformazione. Questa misura rientra nell’ambito di
Mission Innovation, iniziativa globale lanciata alla COP21 di Parigi per accelerare lo sviluppo delle tecnologie pulite.
Con un
budget di 21 milioni di euro, l’avviso punta a sostenere progetti innovativi in aree strategiche quali: estrazione mineraria primaria e secondaria, urban mining ed eco-progettazione, trasformazione e raffinazione delle risorse.
Le domande, corredate dai progetti e dalla documentazione necessaria, possono essere presentate tramite la piattaforma informatica della Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali, dal 3 febbraio al 18 marzo 2025. Possono partecipare imprese in qualità di capofila, con partenariati che includano enti di ricerca, università e partner industriali. L’obiettivo principale è
promuovere tecnologie che migliorino l’efficienza nell’uso delle materie prime critiche, riducano la dipendenza da fornitori esteri, favoriscano l’economia circolare e contribuiscano alla decarbonizzazione. Grazie al decreto ministeriale 386/2023, il Mase ha affidato alla società RSE (Ricerca sul Sistema Energetico) il ruolo di advisor scientifico per supportare queste attività, in linea con la seconda fase di Mission Innovation 2.0. L’Italia, co-leader della Green Powered Future Mission, è impegnata nella
decarbonizzazione e digitalizzazione dei sistemi energetici, oltre che nello sviluppo della filiera dell’idrogeno attraverso la Clean Hydrogen Mission.
(Foto: Photo by John Schnobrich on Unsplash)