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Ucraina, al via evacuazione regioni orientali. Nato: "La guerra può durare anni. Armi pesanti a Kiev"

Putin: "A Bucha provocazioni rozze e ciniche"

Economia
Ucraina, al via evacuazione regioni orientali. Nato: "La guerra può durare anni. Armi pesanti a Kiev"
(Teleborsa) - "È necessario essere pronti per un ulteriore aggravamento della situazione". È quanto ha affermato il ministro per la reintegrazione dei territori occupati dell'Ucraina, Iryna Vereschchuk, invitando i residenti di tre regioni orientali – Lugansk, Donetsk e parte della regione di Kharkiv – ad evacuare immediatamente. Dopo un mese e mezzo di guerra, con 1.563 vittime civili accertate dall'Onu e centinaia di altri corpi non ancora identificati per le strade e nelle fosse comuni delle città saccheggiate dai russi, l'Ucraina si prepara a un nuovo assedio. Le truppe nemiche, ritiratesi dal fronte di Kiev, sono pronte a sferrare un'altra offensiva entro 3-4 giorni, per realizzare l'obiettivo strategico primario di prendere il controllo dell'intero territorio del Donbass.

"L'Ucraina ha bisogno urgente di sostegno militare, sia armi pesanti che armi leggere. Ecco perché è necessario che gli alleati concordino su che aiuto fornire" ha detto oggi il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, aprendo il consiglio atlantico al livello dei ministri degli Esteri. Una scelta che potrebbe cambiare la natura del coinvolgimento della Nato nel conflitto scatenato da Vladimir Putin.

Nel frattempo la Russia continua a respingere le accuse sui crimini di guerra compiuti a Bucha. Nel colloquio con il premier ungherese Viktor Orban, il presidente russo Vladimir Putin – secondo quanto riferisce il Cremlino – ha respinto ha parlato di "provocazioni rozze e ciniche" da parte dell'Ucraina.

In un videomessaggio inviato al Parlamento irlandese, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che la Russia sta usando la fame come arma nel suo tentativo di conquistare l'Ucraina. Zelensky ha affermato che le azioni russe porteranno a una carenza di prodotti alimentari e a costi altissimi per milioni di persone nel mondo ed è tornato a chiedere di convincere l'Ue a inasprire le sanzioni contro Mosca per fermare la macchina da guerra russa, rimproverando gli europei per "l'indecisione" sulle sanzioni.

Oggi i Paesi Ue hanno espresso un consenso sul quinto pacchetto di sanzioni Ue contro la Russia, ma per dare il tempo di approfondire questioni tecniche la decisione formale è stata rinviata a domani. Al centro del dibattito anche i contratti in essere tra Paesi Ue e Russia per l'import di carbone, oggetto del quinto pacchetto di misure.






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